DEI RE DI FRANCIA 453 « die si chiamavano allora contee ; ciascuna legazione » era sommessa a degli inviati del re scelti nell’ ordine » dei nobili e dei prelati : chiamavansi missi Dominici. » Essi erano tenuti di fare in dati tempi la visita del loro » dipartimento, e convocare gli stati particolari eh’erano » per ogni legazione ciò che le assemblee nazionali per « lo stato intero’ (Levesque) ». Al tempo di Carlomagno le armi dei guerrieri pesavano assai più di quelle de’mo-derni. Vedesi ancora, dice il p. Daniel, nell’abazia- di Roncevau-x le masse di Rolando e di Olivier suo contemporaneo. Questa specie d’arma è un bastone grosso quanto il braccio di un uomo ordinario e lungo due piedi’e mezzo. Ad una delle estremità avvi un grosso anello per passarvi una catena od una forte corda perchè I’ arma noti iscappi dalla mano, e all’estremità opposta sonvi tre catene cui è attaccata una palla. La palla di una di queste masse è di ferro e rotonda, l’altra è di altro metallo un poco oblunga e scanellata, della figura di un popone. Ciascuna pesa otto libbre con cui poteva certamente accopparsi un uomo armato per quanto buone armi egli avesse , purché fosse vigoroso il brac.cio di chi menava il colpo. Non avvi uomo a nostri tempi così forte da maneggiare una tal arma; ma allora esercitavansi sino dalla più tenera giovinezzi i fanciulli di portar alle mani fardelli assai pesanti, che fortificavano loro le braccia, e coll’abitudine acquistavano forza straordinaria; lo che da molti secoli più non si pratica (Hist. de la. Milice Française T. I. p. 4^3). L’ anno 779 la lira numerale ossia di calcolo era una lira effettiva di dodici oncie peso di marco, che conteneva seimilanovecentododici grani. Dividevasi essa in venti soldi, e il soldo in dodici denari: l’uno e l’altro erano di argento fino; il primo pesava cinquecentoquaran-tacinque grani e tre quinti peso di marco, e il secondo grani ventotto e quattro quinti (Leblanc ). Questa lira che ebbe corso durante tutto il resto del regno di Carlomagno non che quello del suo successore , varrebbe oggidì lire trenta soldi tre, denari nove; il soldo lire quattro, soldi o denari due e un quarto, e il denaro soldi sei denari otto e tre sedicesimi.