DEI RE DI FRANCIA 38g due de’suoi ministri, recatisi a Compiegne dopo morto Dagoberto , divisero tra Sigeberto, Clodoveo e la regina Nantilde i tesori di Dagoberto , e trasportarono a Metz la porzione di Sigeberto loro monarca. L’anno 63g Pipino detto il vecchio, cui Dagoberto aveva ritenuto presso di sè, sinché visse, e al quale il prefetto Adalgisio rimise il suo posto dopo la morte di quel principe, morì estremamente compianto dagli Austra-siani per l’eccellenti sue qualità clic gli hanno meritato di essere riverito a santo a Nivelle nel Brabante, ove fu seppellito. » Un santo alla corte è cosa rara , dice il pa-» dre Daniel ; un santo ministro lo è ancora di più , ed » è molto più sorprendente che due colleglli nel mini-» stero siano egualmente santi , Arnoldo cioè vescovo di Metz , e Cuniberto vescovo di Cologna ». Pepino lasciò di Itte o Ideburgc sua moglie, sorella di san Medoaldo vescovo di Treviri, due figlie che dalla pubblica voce vennero canonizzate, Begghe moglie di Ansigisio, figlio di sant’Arnoldo di cui è parlato, e Gertrude abbadessa di Nivelle, monastero fondato da sua madre; non che un figlio Grimoaldo a cui fu conferita la carica di prefetto, in considerazione dei servigi di suo padre. Ottone figlio di Berone, pretendeva meritarla più giustamente per esser stato governatore di Sigeberto. Offeso di vedersi posposto non rifiniva di far conoscere il proprio risentimento a Grimoaldo in ogni occasione se gli presentasse. Questi unitosi col vescovo Cuniberto, diedero opera entrambi benché inutilmente per farlo scacciare di corte. L’anno 64o Sigeberto marciar fece truppe contra Ra-dulfo duca di Turingia, che erasi ribellato, tragittò il Beno ed entrò in Turingia, ove il suo esercito fu posto allo sbaraglio. Sigeberto dopo tale sinistro , fatta la pace con Badulfo, ritornò indietro, e passò il resto de’ suoi giorni unicamente occupato a ren- L’ anno 64o, secondo Bouquet, o 641 giusta Plancher, morì Ega a Clichi; Erchi-noaldo o Arcambaldo, uomo di eccellenti costumi, fu collocato nel posto di lui.