DEI RE DI FRANCIA 435 ra e di una parte dell’ Arragona sino all’ Ebro , ma nel ritorno fu sorpreso e fatto in pezzi l’avanguardo del suo esercito dai Guasconi nella vallata di Roncevaux. Rolando di lui nipote sì celebre ne’vecchi romanzi, figlio di Mi-, Ione conte d1 Angers e di Berta sorella di Carlo, perì in tale occasione. L’amore dell’indipendenza ivi sempre crescendo nel cuore dei Sassoni, e nell’ anno 780 si ribellarono per la quarta volta. Carlo dopo averli vinti di bel nuovo, ripartì le loro provincie ai preti ed agli abati acciò l’instruissero e li battezzassero. Otto o dieci anni dopo per proteggere l’opera de’suoi missionari, pubblicò leggi penali ed anche di morte contra que’che ricusassero il battesimo e violassero gli ordini della Chiesa, come quello per esempio di astenersi da’cibi in giorni determinati. Era questo il vero mezzo di far molti ipocriti come non mancò di avvenire. Nonostante furonvi nell’ anno stesso due popolazioni 0 orde di Sassoni che ricevettero il battesimo. L’anno 781 le controversie della corte di Costantinopoli con papa Adriano, e le sorde pratiche di alcune sedizioni richiamarono Catlomagno in Italia. Condusse seco i suoi due figli Carlomano e Luigi, battezzar fece la vigilia di Pasqua il primogenito dal papa che gl’ impose il nome di Pipino, e il giorno dopo consacrò en- sottomettere i Sassoni, Pipino condusse un’armata d’ Italiani e di Bavari in Pannonia contra gli Avari, e penetrò sino all’imboccatura della Drava nel Danubio. Al principio dell’ inverno ritornò a suo padre presentandogli il ricco bottino riportato. Nell’anno 797 o 798 Carlomagno vedendo mal governato il regno di Pipino, gli diede a primo ministro Adelardo o Adalardo abate di Corbia e nipote di Carlo Martello. L’effetto dimostrò la saggiezza di questa scelta. Adelardo amministrò 0 amministrar fece giustizia colla più scrupolosa esattezza, riformò parecchi gravi abusi e si die’ soprattutto a proteggere i poveri e i deboli. Dopo di aver ovunque sostituita la giustizia alla violenza,