440 CRONOLOGIA STORICA giunte, e la mancanza di macchine non permisero ultima* re questo monumento il più bello che Carlomagno potesse erigere alla propria gloria , poiché sarebbe stato il più utile pe’suoi popoli. Veggonsene ancora alcuni vestigi presso Waissembourg in Franconia (Bouquet, ib. p. ^4 e 33o , Barre , PfefFel). Siffatti lavori non produssero veruna distrazione a Carlomagno intorno i torbidi che agitavano la Chiesa Gallicana. Per acchetarli egli adunò l’anno 'jg4 *1 gra|i Concilio di F'rancfort al quale egli prese-dette, e di cui ratificò i decreti fatti dappoi pubblicare: Congregalis nobis in unum conventum , dicono i padri di quest’ assemblea nella lor lettera ai vescovi di Spagna, praccipientc ac praesidenle piissimo et gloriosissimo Domino nostro Carolo (V. i Concilii). Carlo provocato da una nuova sommossa dei Sassoni marciò contr’ essi da Francfort con parte del suo esercito, avendone affidato il rimanente a suo figlio Luigi. Al suo arrivo quegli ammutinati promisero di ritornare al Cristianesimo e di essere fedeli al re. Ma non si diedero pensiero di questo loro impegno, e 1’ anno dopo trucidarono in un’ imboscata Witsan re degli Abodriti con un corpo di truppe che conduceva a Carlo per far guerra agli Unni. 11 guasto che diede l’armata francese nell’entrare in Sassonia abbattè il coraggio dei ribelli, che si gettarono a’piedi dell’irritato monarca domandando perdono e dando ostaggi essersi riconosciuto a suo vassallo. L’anno 815 i capi di una fazione avversa a papa Leone III, furono giuridicamente posti a morte, e l’imperatore incaricò Bernardo di recarsi sui luoghi per prendere informazione dell’esecuzione di tale condanna. Bernardo adempì a questa commissione, e ne inviò all’imperatore il ragguaglio da lui esteso. Per ordine di quel sovrano egli nell’anno 816 accompagnò papa Stefano IV, che si recava in Francia. Nell’anno Bernardo si fece realmente colpevole delle male intenzioni che la calunnia gli aveva per Io innanzi attribuite. Veduto Lotario primogenito dell’ imperatore innalzato all’impero, ne concepì tale sdegno che meditò ribel-