4s6 CRONOLOGIA STORICA L’anno 768 Pipino cadde malato a Saintes, e si recò A san Martino di Tours, donde in un a sua moglie ed ai figli passò al monastero di san Dionigi, ove morì di idropisia il 24 settembre nell’anno cinquantesimoquarto dell’età sua, ventisettesimo di regno, dalla morte di suo padre, e diciassettesimo da che fu innalzato alla regalità. Fu seppellito nel luogo stesso davanti la porta maggiore della Chiesa com’era stato da lui ordinato colla faccia contro terra e nell’ attitudine di un penitente. La regina Berta o Bertrada detta del gran piede , sua moglie, era figlia di. Cariberto conte di Laone, giusta l’opinione più probabile. Ella morì il 12 luglio ^83 dopo averlo fatto padre di Carlo e Carlomano che seguono, Pipino morto fanciullo, Grisele di cui si è parlato che si fece abadessa di Chelles, e Rotaìs ed Adelaide morte celibi. Il presidente Ilenaut dà a Pipino un terzo figlio di nome Gilles che non fu da noi rinvenuto in alcun antico monumento. Pipino accoppiava nella sua persona tutte le qualità del cuore e dello spirito che formano i gran re e possono in qualche guisa legittimare in un usurpatore 1’ esercizio del potere sovrano. Egli amministrò il regno con saggiezza e circospczione tale che a nessun fazioso, benché ce ne fossero molti a quel tempo , permise di sollevarsi contra la sua autorità. Egli difese il trono con un valore che resero trionfanti le sue armi contra quanti ardirono attaccarlo; contribuì ai progressi della religione favoreggiandone i missionari ; fu il protettore di Santa Sede, e il creatore della sua potenza temporale spogliandone un principe ambizioso che voleva ridurla in servaggio. La forza del suo corpo corto e grosso'corrispondeva al vigore della sua anima. Il suo braccio nerboruto non aveva l’eguale tra’ suoi sudditi. Racconta il monaco di san Gallo (lib. IL c. 23) che informato Pipino di alcune dicerie secrete che nel principio del suo regno erano sparse da qualche cortigiano sulla bassezza di sua statura, egli volle stabilire la sua autorità mercè qualche colpo straordinario; che con questa mira un giorno egli diede all’abazia di Ferrieres nel Gatinese , lo spettacolo del combattimento di un toro contra un leone, c che mentre