DEI CALIFI 71 sè stesso e saggiamente, morto essendo in età di cinquan-tasei anni, il 9 rabiè I, 566 ( 20 novembre 1170 di Gesù Cristo). La sua morte preceduta da malattia pericolosa, fu accelerata dalla perfidia del suo visir e dal prefetto del palazzo, che avendolo tolto dalle sue stanze, lo serrarono in un bagno ove spirò. La storia non deve dimenticare un tratto notevole della giustizia di questo califo. Egli da lungo tempo teneva rinchiuso in un carcere un delatore , uomo ricco e che aveva alla corte possenti protettori. Parecchi emiri sollecitavano invano la sua liberazione. Uno di essi offrì al monarca somma considerevole per ottenerla, su di che il califo gli soggiunse: » Vi prometto la » stessa ricompensa se vi riesce di scoprire un altro ca-» lunniatore. Questi son mostri di cui io vorrei purgare » il mondo per francare la gente dabbene dal timore che » non dovrebbe procedere se non che dal delitto » . MOSTIIADI BEAMRILLAH 52.° Califo. 566 dell’Egira (1170 di Gesù Cristo) MOSTHADI, ( così viene appellato da Abulfaragio , non Moktadi come fanno alcuni moderni) montò sul trono dopo la morte di suo padre Mostandged. Malgrado la sua abituale inazione, egli ebbe la compiacenza di vedere la sua autorità spirituale ristabilita in Egitto attesa l’estinzione della dinastia dei Fatimiti. Egli morì a Bagdad il 2 di dzouledgè 5?5 (29 aprile 1180 di Gesù Cristo). NASSER LEDINILLAH 53.° Califo. 5y5 dell’Egira ( 1180 di Gesù Cristo) NASSER, fu il successore del califo Mosthadi suo padre. Egli fu come lui un ozioso regnante, e il suo califato è soltanto memorabile pe’ molti progressi fatti da Saladino in Egitto ed 111 Siria. Secondo Abulfaragio , egli morì in età di set-tant’ anni l’anno 622 la notte della solennità chiamata Alphatr, eh’ è la Pasqua dei Musulmani la quale imme-