DEGLI IMPERATORI EC. '91 braio i64o di Gesù Cristo) in età di trentaun anno (Ri-caut): » Talenti stimabili rilucevano a traverso di tutti i n suoi vizii. Sapeva ricompensare e sapeva punire :f gover-» nava da sè stesso, e vedeva tutto co’propri occhi. Per- ii suaso che per reggere gli uomini convien conoscerli, » s’immischiava tra il popolo, e permetteva l’accesso al n suo trono a quanti potevano esservi condotti da qualche » valevole motivo. Egli stesso dava a’suoi soldati 1’esem-n pio delle militari fatiche, come a’ suoi ministri quello » di un’ assidua occupazione » . Così un moderno. Dopo Amuratli IV, i sultani hanno 1’ uso di recarsi regolarmente ogni venerdì alla moschea per farsi vedere dal popolo, che senza questa cerimonia crederebbero non aver più sovrano» XX. I B R a i m . io.fc) dell’Egira ( 1640 di Gesù Cristo) IBRAIM, dopo la morte del fratello Amurath , fu tratto da oscuro carcere in cui languiva da quattr’anni, e fu collocato in trono. L’anno io5i dell’Egira egli tolse ai Cosacchi la città di Azof all’imboccatura del Don ovvero Tanai, ponendoli così fuqr di stato d’intorbidare, come facevano, la navigazione di Costantinopoli. L’anno io55 dell’Egira (16^5 di Gesù Cristo) in occasione che i Maltesi avevano preso ai Turchi alcuni vascelli, e condottili nel porto di Cefalo-nia, lbraim dichiarò guerra ai Veneziani, e spedì una flotta contra I’ isola di Candia. Le truppe vi approdarono il 21 di rabiù II, e all’indomani aggredirono la Canea che si arrese il 22 di dgioumadi II, ( 5 agosto x645 di Gesù Cristo). D’Avrigni pone questa resa al 22 agosto. L’anno dopo Rctimo cadde in potere dei Turchi, ma resisti la capitale dell’isola. Nell’anno io5g dell’Egira i grandi dello stato, col muftì alla testa, si sollevarono conila Ibraimo a causa delle sue dissolutezze e crudeltà. Fu deposto, indi strangolato il 28.di redgeb (28 luglio 1649 di Gesù Cristo ) Ricaut e gli autori de V Hist. unii’, pongono la morte d’lbraim al 17 agosto 1648 di Gesù Cristo. Noi qui seguiamo il principe Cantimir e gli storici Turchi.