454 CRONOLOGIA STORICA LUIGI IL BUONO. L’anno 814 LUIGI , la cui bontà e facilità nel perdonare gli meritarono il soprannome di Buono , nato l’anno 778 prima di Pasqua nel palazzo di Casseneuiì nell’ Agenese (con un gemello che mori quasi subito) figlio di Carlomagno e d’ Udegarde , nominato al suo nascere re d’Aquitania, consacrato nel 781 il di di Pasqua a Roma da papa Adriano I, associato all’impero nel pa'rlamento tenutosi ad Aix-la-Chapelle nel mese di agosto 8i3, succedette il 28 gennaio 814 a suo padre. Luigi era maritato sin dall’anno 798 con Ermengarde figlia d’Inge-ranno duca di Hasbaye, ed aveva di essa tre figli Lotario, Pipino e Luigi. Trenta giorni dopo la morte di Carlo, il nuovo imperatore si recò da Douè sui confini de l’Anjou, palazzo dei Duchi di Aquitania, ad Aix-la-Chapelle*, e die’principio al suo regno col far eseguire il testamento di suo padre, e le sue disposizioni a favore dei poveri e delle Chiese. Volendo stabilire nella sua corte il decoro, congedò sue sorelle e sue nipoti, che tenevano vita poco regolare, e le obbligò a ritirarsi in monastero (Nithard). Spedi il suo primogenjto Lotario in* Baviera , Pipino il secondo in Aquitania, e tenne presso di sè Luigi il più giovine. Essendo giunti i Sassoni a presentargli la loro ubbidienza, restituì loro il diritto di successione di cui erano stati privati da Carlo, e con ciò riuscì a gratificarseli. Ricevette pure gli omaggi degli Schiavoni e degli altri popoli del Nord tributari della Francia. Papa Stefano IV, subito dopo averlo consacrato, gli fece dai Romani prestare nel mese di giugno 816 il giuramento di fedeltà. Questo pontefice 0 fosse incaricato dall’imperatore, come suppone Ermoldo Nigello, o di suo moto proprio, si recò in Francia il mese di agosto susseguente accompagnato da Bernardo re d’Italia, e giunse a Reims ov’e-rasi raccolta la corte per riceverlo. L’imperatore ch’eragli andato incontro per un miglio, si prosternò tre volte nel-l’avvicinarlo a’suoi piedi con tutto il corpo, tolo corpore, dice Teghan. Luigi fu incoronato dalla mano di Stefano