DEGLI IMPERATORI EC. 173 ni assediò Costantinopoli, e lo prese per assalto il 20 d* dgioumadi I, (29 maggio) dopo cinquantotto giot'ni di trincea aperta. Si è detto di sopra F espediente da lui immaginato per far entrare i suoi vascelli nel porto di quella città chiuso a doppia catena di ferro ( Ved. gl’ imperatori greci). Malgrado il successo che s’ebbe quest’im-prendimento maraviglioso, egli fu più volte sul punto di dover levar vergognosamente l’assedio, tanto era egli respinto dalla vigorosa resistenza degli assediati e dalla celerità con cui riparavano la notte’ le breccie eh’egli faceva il giorno alle lor mura. Finalmente per estremo sfogo di rabbia e crudeltà, prese il partito di formare un ponte coi corpi de’suoi stessi soldati. Cominciò 1’attacco coi più deboli e timidi, obbligandoli a colpi di bastone e di scimitarra d’incontrare una certa morte, e quando le fosse furono colme dei cadaveri di que’sciagurati, fece suonare la carica ed avanzare il fiore delle sue truppe. I Cristiani stanchi dalla carnifìcina non poterono resistere lunga pezza al lor urto , e finì di sconcertarli la morte dell’im-perator greco che si fece uccidere affrontando il pericolo. Cessato allora il combattimento, la città fu tosto inondata di Turchi. Per tre interi giorni i soldati sciolti da ogni freno saccheggiarono, violarono , e trucidarono gli abitanti. Finalmente giunse Maometto e fé’ cessare la strage, mise anche in libertà i prigionieri e fece celebrare al defunto imperatore essequii degni del suo grado. Accordò ai vinti il libero esercizio di loro religione, diede l’investitura al patriarca, giusta l’antico costume dei greci imperatori, e gli assegnò la Chiesa dei dodici Apostoli in luogo di quella di santa Sofia da lui convertita in moschea. lnorgogli-to di tal conquisto spedì le sue truppe vittoriose nella Tracia e nella Macedonia, ove non trovarono pressoché ninna resistenza. In meno di un anno più di quaranta piazze forti di quelle due provincie subirono lo stesso giogo. Quinci passarono nell’Albania ove non ottennero un eguale successo, poiché da Scanderberg furono arrestate e sconfitte in più scontri. L’anno 1456 di Gesù Cristo Maometto si recò all’ assedio di Belgrado nel mese di luglio. Uniade allora corse in ajuto della piazza, e colla sua flotta battè quella del sultano sul Danubio, sbarcò le