3.6 CRONOLOGIA STORICA mastri Roberto c Guiffrei le cui magistrature si collocano tra Berardo c Bcaujeu. Nell’anno 1274 cgl> intervenne al Concilio di Lione. Imbarcatosi l’anno stesso, giunse il 29 settembre nella Palestina che trovò disertata. I cavalieri molestati dagl’ infedeli eransi trincierati sur un monte insieme al re Ugo di Lusignano. Riuscì al gran mastro del Tempio di liberarli. Narra Sanudo, che non avendo potuto egli ottener giustizia da Roemondo VII, principe di Antiochia intorno gli oltraggi che le sue genti facevano ai Templari, equipaggiò sette galee nel porto d’Acri, e le fece partire con truppe da sbarco per assediar Nephys, piazza vicina a Gibelet, ma che questa spedizione non riportò verun successo per essere stata intrapresa contra la volontà di Dio. I Templari ebbero un’ altra querela l’anno 1279 , di cui non si conosce il soggetto, con Alfonso re di Portogallo. Spogliati da questo principe di una parte di quanto era loro stato lasciato dai propri antenati , essi ne portarono lagnanza al papa, e questi lo astrinse col mezzo di censure a render all’ Ordine quanto ne aveva involato. L’anno 1283 sursero in Cipro le stesse controversie dei Templari con Ugo III, eh’ ebbero un cgual esito; avendo il papa presa parte nelle differenze c riuscito nell’accordare tra loro i partiti. Le cose dei cavalieri in Palestina andarono poscia sempre più peggiorando , e nel 1289 non altro rimaneva loro che Sayetta o Sidone col castello de’Pellegrini. I Franchi stessi dopo perduta Laòdicea non tenevano clic tre sole piazze, cioè Tiro, Acri, e Baruth. Invano il re di Cipro e i cavalieri chiesero la pace; non poterono ottenere che una tregua di due anni che non iscorscro neppure interi ; poiché l’anno dopo fu violata in modo il più perfido da alcuni avventurieri di fresco sbarcati nel porto d’Acri. Il sultano Kalil uscì allora dal Cairo nella risoluzione di sterminare quanti Franchi rimanevano in Siria. Nell’anno 1291 Acri fu assediata per terra il 5 aprile, e fu dalla guarnigione eletto Beaujeu per comandare nella piazza. Dopo aver veduto succumbere la maggior parte de’suoi, quel gran capitano fu ferito sotto l’ascella da una freccia avvelenata, c di là a pochi istanti rese l’estremo fiato. Dunod 0 il suo editore s’inganna, nel porre la morte di Guglicl-