CANTI ILLIRICI E oggi m’hai comincio ad inciampicare, Inciampicare e lagrime spandere. 15 Iddio sa; bene e’ non ha a essere: Ci va del capo dell’un di noi, O del mio, ovver del tuo. — Marco in questo dire era; Grida la Vila d’Urbina dal monte, 20 Chiama Craglievic Marco: Fratello, Craglievic Marco! Sai tu, Marco, perchè ’1 cavallo t’inciampa Piange il destriero te suo signore; Che v’avete presto a dividere. — 25 Ma Marco alla Vila risponde: Candida Vila (la gola ti dolga!), Come dal destriero dividermi, Quand’ho passato campagne e città, E girato levante fino a ponente, 30 E del cavai mio migliore non è? Nè sopra me migliore guerriero? Non penso dal destriero dividermi Finché mi stia sugli omeri il capo. — Ma gli risponde la candida Vila: 35 Fratello, Craglievic Marco, A te niuno il destriero torrà; Nè tu puoi morire, Marco, Per prode nè per acuta spada, Per clava nè per bellica lancia. 40 Tu non temi in terra guerriero: Ma devi, misero, morire, Marco, Per man di Dio, dell’antico uccisore. (26) Per l’augurio tuo reo. (29) Ob-iscao — circu-ire. (38) Di mano di..... (41) Nota collocazione potente. Al ces, bolan, umrjeti, Marko.