DEI RE DI FRANCIA 433 della vecchia Calabria in cui trovavasi Gallipoli ed Otranto, e la nuova Calabria da Cosenza sino a Reggio. La Sicilia e la Sardegna rimasero in loro potere sino al tempo in cui furono invase dai Saraceni. Le due Calabrie vennero riunite sotto il governo del patrizio di Sicilia, e di qui la denominazione delle due Sicilie, una al di qua e al di là l’altra del Faro (Le Beau). Mentre Carlo trovavasi al di là dei monti, i Sassoni avevano scosso il giogo di Francia. Carlo al suo ritorno spedi quattro eserciti per ridurli. Nell’anno 77$ essendosi avvanzato egli stesso sul Weser, e di là giunto sino all’Ocker, ricevette il giuramento di fedeltà e gli ostaggi dei Sassoni Oestfalici. I Sassoni angariani, 0 angriva-riani, di cui attraversò il territorio nel ritornare da questa spedizione, alcuni Sassoni vestfalici che scontrò sul suo cammino, gli diedero eguali attestazioni di loro ubbidienza. Adalgisio intanto ritiratosi alla corte di Costantinopoli non rimanevasi inerte. Carlo istruito delle intelligenze da lui mantenute coi signori Lombardi, ripassò l’anno 776 in Italia nel cuore del verno per reprimere i movimenti dei faziosi, il più pericoloso de’quali era il duca di Friuli. Il monarca francese dopo averlo fatto prigioniero in battaglia gli fe’troncar la .testa. I Sassoni approfittarono della lontananza di Carlo per inalberare una terza volta RE CARLOVEXGI D’ITALIA PIPINO. L’anno 781 PIPINO, chiamato Carlomano al suo nascere, figlio di Carlomagno e d’Ildegarde, nato l’anno 777, fu consacrato re d’Italia da papa Adriano I, in Roma, all’indomani del suo battesimo, in giorno di Pasqua i5 aprile 781. Carlomagno informato Panno 788 che gli T. IV. 28