DISSERTAZIONE XXXIII celiarli. Suppor non puossi dir; Ingelrano siasi inganna- lo in quest atto scrivendo, senza pensarci, a Passione, in luogo che ab incamatione ; giacché non è esso il so- lo del suo tempo che abbia scritto di tal foggia. Abbia- tin, notaio reale in quella città, si vedono due oKhlis¡azioni l’una dietro l’altra, di cui la prima porta la Data del sabbato 5 aprile 1649» vigilia di Pasqua avanti benedetto il cero ; la seconda del giorno stesso 5 aprile i55o avanti Pasqua dopo benedetto il cero* A Perenna nel secolo XV, l’epoca stessa dell’anno nuovo. Un registro capitolare della collegiale di san Fursi contiene due Alti, dei quali l’uno comincia col sabbato in vigilia Paschae \l\ aprilis 1487 post cerei benedictionem; l’altro col sabbato in vigilia Paschae anno 1488 die quinta aprilis post cerei benedictionem. In parecchi luoghi di Picardía tuttnvolta si apponeva la Data del i*Q gennaio dopo la metà del secolo XIII. Un diploma del Vignaccurt dell’anno 1274 porla; Nel mese di gennaio, nell indomani del primo giorno dell anno. Le croniche di Froissart sono state compilale nello stesso stile. A dir breve vi sono poche provincie che qtianlo al comincia— mento dell’ anno abbiano variato di più della Picardía, di maniera che egli è quasi impossibile di dire precisamente quale sia stata l’epoca dell’anno la più generalmente seguita ( D. Grenier His torio graphe de Picard. ) . Nifila Linguadoca. dice il Menard ( Hi st. de Nimes PreJ.). non che nelle altre provincie meridionali, l anno prendea la sua origine col 0.5 marzo. Ciò per altro non fu senza grandi eccezioni. D. Vaissette prova, che nella Linguadoca ai secoli XI, XII, XIII, l’anno cominciava più comunemente a Pasqua, ma che nulla v* era però di fisso intorno ad esso. Noi possiamo aggiungere, che anche nel secolo XVI, prima dell’editto di Roussilloti, ¡I costume del Parlamento di Tolosa era tuttavia di cominciar l'unno alla Pasqua; e n’è prova la Data dell’Atto di registrazione delle lettere del re Enrico II, pel ristabilimento ilei contestabile di Montmorenci nel governo li Linguadoca. Dato, così dicono queste lettere, a s. Germano in Laja il Xll, giorno del mese di aprile, V anno di grazia IMDXLVH, il primo del nostro regno. E poscia: Pubblicate e registrate... a Tolosa nel Parlamento il XXII gennaio MDXLVII, (Hist. de Lang. T. V. pr. p. 107 col. 2). N’è prova aliresi una l-ttera dello stesso Parlamento al re Carlo IX, di cui tale è la Data: Scritta a Tolosa nel vostro Parlamento il XII aprile MDLXIH dopo Pasqua (ibid. p. 146 n. 80), A Narbonna e nel paese di Foix, era P uso di prendere il giorno di Natale per primo dell’ anno. Tra le testimonianze della stessa Storia (T. 111. pr. col. 187) si vede un diploma di Rm’mondo-Roggero conle di Foi* segnato;Mense martio die dominica, idi bus ejusdem me, n sis anno ab Incar. Dom. MfCXCVIIl Ora sPkl, ossia li i5 marzo, cadevano ona domenica nel 1 ig8secondo la nostra maniera di contare. Il re Luigi VII, mentr’era a Magalona vi confermò 7 ’