PROEMIALE xxni Si osserverà che nella Gallia 1’ actas qua-dratus si chiamava arepennìs, donde ci è rimasto il nome di arpento, quantunque le due misure non sieno affatto le stesse. SECONDA SEZIONE. Determinazione del piede Romano. Dopo un lunghissimo esame delle misure prese sopra tipi di marmo e metallici, e sopra distanze itinerarie, l’Ideler concluse che il piede romano equivaleva all’incirca a i3i delle nostre linee, e che stava per conseguenza al nostro piede antico nel rapporto di i3i a 144- TERZA SEZIONE. Confronto delle misure di lunghezza e di superfìcie dei Romani colle nostre misiu'e moderne. LIdeler sceglie qui il piede di Parigi, il nostro metro, ed il piè del Reno per base de’suoi calcoli, osservando che il metro fu fissato definitivamente dai nostri geometri a linee di Parigi. Sopra tale principio è calcolata la seguente Tavola.