116 CANTI ILLIRICI 220 Ma dalla chiesa non so che parla : Or odi, Vucàssino re: Tu non hai trafitto Marco, Ma trafitto un angel di Dio. — Di Marco duol forte al re, 225 E amaro lo maledice ed impreca : Marco figliuolo, ti perda Iddio! Non abbi tu sepolcro nè prole; E l’anima non t’esca Finch’ il turco re tu non serva. — 230 II re lo maledice, il Sire lo benedice : Marco compare, t’aiuti Iddio! La faccia tua nel divano risplendente, La tua spada tagliente nello steccato. Sopra te non si trovi guerriero: 235 II nome tuo per tutto rammentisi, Fin ch’è il sole, e fin che la luna. — Qual dissero, tale gli avvenne. (228) Lett. cada. Excidat. (237) Steklo. Lett. gVincolse.