CANTI ILLIRICI 63 Noi bussate, ma sì destatelo. — Lo destan le guardie e i capitani: Scuotiti su, Bulgaro giovanetto. 195 Iddio non ti tolga la vecchia madre Che tale t’ha generato, E nel corteo del Sire spedito. — Quando si volge Milosio Voinovic, E guarda al Sire i neri occhi 200 (Il cavallo va co’ destrieri del Sire), E’ raccoglie le briglie al cavallo ; Poi lo pinge fuor del corteo ; Gli dà con la grave staffa: Tre lance salta diritto 205 Quattro su in alto ; Dinanzi, il numero non sai. Di bocca vivo fuoco si spande, E dalle nari azzurra fiamma schizza. Stanno degli svati le dodici migliaia, 210 E guardano il cavallo ed il Bulgaro; Il cavai guardano, e in se maravigliano : Buono Iddio, maraviglia grande! Buon cavallo, e misero cavaliero ! Ancor tale non abbiam visto. 215 Uno era dal cognato del Sire, E ora è da’ Voinovic. — Guardaronlo anco tre trecconi: (196) Il modo medesimo del latino: Qui tanti talem gemere parentes? [Aen., I, 606J. (198) Era ito innanzi tra’ primi. (200) Manca un e che. La sintassi fa questa come parentesi. Vera bellezza di stile: bellezza, perchè non cercata. (205) Il primo salto eh’ è in alto insieme e davanti, fa la misura di tre e quattro lance: quando poi non rimbalza in su, la misura del suo passo non c’è. (206) Non si può computare. (217) La voce serbica viene da una che vale preda insieme e lucro : e preda è il senso derivato; in questo è un lucro la preda. Ma io intendo che costoro mercatando abbindolino. Se giullari in Italia, in Servia mercatanti.