DISSERTAZIONE XXIII l’anno dell’incarnazione non impediva a que’che la seguivano di considerar il primo ai gennaio come il giorno primo dell’anno solare, secondo l’uso dei Romani conosciutissimo e comunissimo nell’ Occidente (i). Da ciò avvenne assai naturalmente che per non allontanarsi da tale pratica, certi autori han cominciato sino dnl mese di gennaio a notare le cose da essi narrate colla data del tale o tal anno dell’incarnazione, bendi’ essi sapessero bene clic questo tale o tal altro anno non doveva cominciare che col a5 marzo seguente. Riguardo a questi autpri è la cosa stessa come di que’ che cogli anni dei nostri re e senza far attenzione nè al mese nè al giorno preciso in cui avevano essi cominciato a regnare, segnavano sino dal mese di gennaio seguente i loro racconti coll’anno secondo di questi principi, sebbene essi non ignorassero già che il regno loro non cominciava che un certo numero di mesi dopo quello di gennaio. Ove noi tratteremo della Cronologia ac’nostri re, rapporteremo più di una prova di ciò che qui avvanziamo (2). Al presente (1) Delle lettere di grazia rilasciale l’anno i455 e che si conservano nel tesoro dei diplomi, sono segnale ilprimo giorno di gennaio che comunemente si chiama il primo giorno deli anno. Anche a quel tempo correva l’uso, come oggidì, di far dei presenti nel i.° giorno di gennaio. (a) Fri (lega rio, ed il suo continuatore cominciano Tanno col i.° marzo (V.il p. Vagiadan. n. i, 11 ). Quest’usanza non era esclusivamente particolare degli autori francesi; che an&i la si scorge in parecchi diplomi degli imperatori di Alemcgna.il Mira uno ne cita dell’imperatore Ollone I, (Not. Eccl. Belg. c. 62) segnato col 22 gennaio 966. I’an.3i.°del suo regno. Ora questo principe non essendo giunto al trono che al principio di luglio 936,a 1 22 gennaio 966 non era egli ancora che nel 5o.° e non 3i.° anno del suo regno. Ma Ottone od il suo cancelliere contava gli anni incompleti come gli anni completi, cioè a dire egli considerava Tanno 9.^6, come se il regno di Ollone avesse comincialo al primo giorno di quest’anno, e contava per conseguenza i sette ultimi mesi di quest’anno come un anno completo del regno di questo principe. Si trovano esempi in quantità di tale maniera di computare gli anni dei regni in «Uri diplomi di questo principe, in quelli di Enrico suo padre,dì Ottone II suo figlio, di Enrico II, di Corrado-II, di Enrico III,di Lotario II , cui veder puossi nelT. I. della cronica diGot-wich. Si dee pure far risalir questa pratica hen più al di là che i re di Francia, e gl’imperatori d’Alemagna. Il Cardinal INoris in una sua lettera sopra una nudaglia di Erode Anlipa osserva dielro il Keplero, ed il p. Pe-tau clic gli Ebrei contavano gli anni de’loro sovrani dal mese di nisan che