CANTI ILLIRICI E i gloriosi Reali, ed i re? — 80 Gli araldi sommessamente inchinaronsi: Signore, Cralievic Marco, Tutti in salute; ma in pace non sono. La Signoria s’è forte rotta Di Cossovo nell’ampia pianura, 85 Di Samodresa presso la candida chiesa; Ed e’ contendono dell’impero. Vogliono tra se finirsi, Trafiggersi colle dorate coltella; E non sanno a chi sia l’impero. 90 Ti chiaman di Cossovo nel piano, Che tu lor dica a chi sia l’impero. — Va Marco nelle signorili case E chiama Gevrosima la madre: Gevrosima, mia dolce madre, 95 La Signoria si è forte rotta Di Cossovo nell’ampia pianura, Di Samodresa presso la candida chiesa: Ed e’ contendono dell’impero. Voglion tra se finirsi, 100 Trafiggersi colle dorate coltella: E non sanno a chi sia l’impero. Mi chiaman di Cossovo nel piano, Ch’io lor dica a chi sia l’impero. — Quanto desiderava Marco al giudizio, 105 Tanto più prega Gevrosima la madre: Marco figliuolo, unico della madre, Non essere tu la mia fatale ferita; Non voler, figliuolo, parlare a torto Nè contro il padre nè contro gli zii: (79) Della famiglia. (89) Latino modo più che francese. (107) Kleta: imprecata.