-225 .di 53 galere riuscì ad approdare a Santa Pelagia sbarcandovi 5000 uomini. In seguito al naufragio di un piccolo veliero che portava a Venezia dispacci provenienti da Candia, il Vizir venne a co'1loscere che le condizioni del presidio di Candia erano disperate; ciò lo incoraggiò ad intensificare gli assalti, le operazioni <l'assedio ed il blocco. Durante un attacco il 22 giugno 1668 morÌ, per colpo di arma da fuoco, il Proveditore Generale Bernardo Nani che fu sostituito da Girolamo Battaglia. I combattimenti durarono sem -pre con gran'de violenza ed il presidio della Piazza si trovò -ridotto, malgrado i rinforzi avuti nel corso dell'anno, a soli -5000 uomini, mentre nuove truppe fresche giungevano sem pre agli assedianti. Il Capitano Generale venne allora invitato dal Senato a 'Stabilirsi nelle acque della Piazza con tutta la flotta per rinforzare il presidio cogli equipaggi. CosÌ infatti avvenne e rimase a vigilare sulla costa di Candia l'Armata ausiliaria al comando del Capitano Generale Bali Vincenzo Rospigliosi, -costituita da 5 galere pontificie e 7 di Malta col Cav. Clemente Accarisio. A queste il Morosini aggiunse 15 galere veneziane -e 5 galeazze con Lorenzo Cornaro (1). Ciò nonostante il Capitan Pascià con 52 galere sbarcò le truppe di rinforzo sulla costa sud dell'isola. Malgrado le insistenze dei Veneziani il Rospigliosi in settembre rientrò in Italia senza aver mai preso contatto con le unità nemiche. Queste decisioni fanno comprendere che il Senato era persuaso che la sorte dell'infelice città era segnala e che la -ulteriore resistenza avrebbe servito soltanto a migliorare le condizioni di pace. I combattimenti sulle mura di Candia si intensificarono. Il Senato, vista la impossibilità di riconquistare l'isola, pensò ·di aprire trattative colla Porta sulla base della cessione del l'isola ad eccezione della città di Candia. A Costantinopoli -non si accettò. Ormai si era convinti che la resa della Piazza, (1) Nell'appendice al Cap. I è riportata la formazione dell'armata sottile di,sposta dal Rospigliosi il IO luglio 1668.