DISSERTAZIONE LXNXV passo quinci al Calendario Solare Perpetuo, ed esamino sul Calendario D qual giorno della settimana cada il i.° di ciascun mese, e trovo che nel mio calcolo bo ben colpito dappertutto. Non è infatti possibile di prendere abbaglio quanto agli anni comuni, e nemmeno pei bisestili, purché si levi un’unità dai concorrenti ai mesi di gennaio, e di febbraio (per la ragione che in quest’anni, come Io diremo a suo luogo, essi cangiano al 25 febbraio). Se dunque in un anno bisestile si contano, per esempio, due concorrenti, non convien contarne che un solo per trovare il i.® giorno di gennaio e quello di febbraio, e convien contarne 3 per trovare il giorno iniziale dei mesi seguenti. 1 regolari lunari sono pure un numero invariabile apposto a ciascun mese dell’anno. Aggiunti essi alle epatte, faceano conoscere qual era il giorno della Luna al i.° di ciascun mese. Siccome tutti i computisti antichi non si accordavano punto sul cominciamento dell’anno lunare, essi non si accordavano nemmeno in tutto sul numero dei regolari lunari, che conveniva apporre a ciascun mese. Quelli che cominciavano l’anno lunare col mese di gennaio, o con quello di marzo, affliggevano tanti regolari lunari a ciascun mese quanti giorni aveva la Luna il i.° di ciascun mese del i.° anno del ciclo di 19 anni. Quest’anno, come può vedersi nel nostro Calendario Lunare, il i.° di gennaio era il 9.0 della Luna, giacché la nuova Luna cadeva il 24 dicembre precedente, e che dopo il 24 dicembre sino al i.° gennaio inclusivamente sonvi 9 giorni. Seguendo questa regola applicata a ciascun mese del i.° anno del ciclo di 19 anni, ecco una tavola, che ci fa scorgere quanti regolari lunari attaccavano a ciascun mese dell’anno, qualunque esso fosse, gli antichi computisti che cominciavano l’anno lunare al i.° gennaio, od al i.° marzo.