DISSERTAZIONE TiLV zione clic si cerca. Così l’Indizione XV, è quella dell’an-no 1782, giacché aggiungendo 3 a »782, e dividendone il tutto, non resta allatto nulla. §. V. Dell’ Era mondiale dì Alessandria ed occasionalmente dei più antichi calcoli cronologici, cominciando dalla creazione del Mondo. Quantunque i primi Cristiani non avessero altre forme di Date che quelle che correvano tra i Gentili, ciò nul-lamcno si videro di buon’ora i più abili applicarsi a regolare la cronologia sugli anni della creazione del mondo. Gli Ebrei ne avevano dato loro 1’ esempio ; ma i calcoli degli uni e degli altri, benché tutti appoggiati sul testo dei Settanta, non erano niente affatto uniformi. Noi ci limiteremo a riferir quelli eli’ ebbero maggior voga, o che si procacciarono una fama maggiore per la riputazione di che godevano i loro autori. Per cominciare dallo storico Gioseffo, conta egli da Adamo sino alla rovina del secondo tempio, vai dire sino all’an. 70.0 dell’Era cristiana, 4^33 anni; donde risulta che nel suo calcolo quest’Era ha per epoca l'anno del mondo 4>fj3. Clemente d’Alessandria attribuisce agli Ebrei Ellenisti del suo tempo un’altra maniera di computare, seconda la quale egli fa concorrere la morte dell’imperatore Commodo coll’anno del mondo 58i8. Ora egli stesso assegna quest’avvenimento all’anno di G. C. i(j4-Evvi dunque uno spazio di 5024 anni che mette questo calcolo tra la creazione del mondo , e l’incarnazione. Tcoiìlo d’Antiochia dà un po’ men di estensione all'intervallo di queste due epoche; poiché riferisce (1. I. ad Autolycum) la morte dell’imperatore Marco Aurelio all’anno del mondo 5Gg5 ; avvenimento che viene da noi collocato all’an. iSodell’E-ra cristiana. Giulio Aflricano, che diede termine alla sua cronica , come lo dice egli stesso , sotto il consolato di Grato e di Seleuco , cioè l’anno di G. C. 221, toglie ancora i5 anni dal calcolo precedente; e per fare un conto rotondo assegna la nascita di G. C. all’ anno del mondo