MVIII DISSERTAZIONE riano, col quale veniva prescritto che in queste Provincie dopo scordo il i4 venturo dicembre, il giorno seguente clic si conterebbe pel i5.° secondo l’ antico calcolo, non avesse più a contarsi pel i5.°, ina bensì pel •25.", e così si osservasse pel giorno di Natale, e che ranno presente finirebbe 6 giorni dopo il detto giorno di Natale. Si uniformarono a questo editto il Brabante, la Fiandra, FArtois, l’Hainaut, e l’Olanda; ma la Gueldria, la Zittplien, la provincia di Utrecht, la Frisia, il paese di Gro-ninga, l’Over-Issel vi si opposero e continuarono a seguire l’antico stile. L’anno seguente dopo la recessione del duca di Anjou, Filippo II re di Spagna trovandosi a Tournai, promulgò il io gennaio un novello editto che ingiungeva alle 17 provincie dei Paesi-Bassi di accettare il nuovo Calendario, ordinando in conseguenza che il 12 febbraio venturo si avesse a contare pel 22, e che 1’ indomani si tenesse pel giorno delle Ceneri. Riformiamo perciò, dicea egli, la lettera F in li di maniera che in fatto il detto mese di febbraio non avrà in quest'anno clic giorni 18 in luogo di 28, nonostante che si conti sino al 28 inclusive. Quelle fra le 7 provincie unite che ricusato avea-110 di obbedire al proclama del duca d’Anjou, non fecer caso dell’editto di Filippo II, del quale non più riconoscevano l’autorità. Vediamo peraltro che nel 1700 gli Stati della provincia di Utrecht pubblicarono il 24 luglio una notificazione portante che il nuovo Calendario vi sarebbe ricevuto a cominciare dal i.° dicembre, il quale verrebbe contato pel 12. La provincia di Over-Issel seguì nello stesso anno il medesimo esempio, come fecero la Gueldria, il Zutphen, la Frisia e Grouinga. Da quest’epoca dunque avvi uno stile uniforme in tutti i Paesi-Bassi. Dice il Meurisse nella Storia dei vescovi di Metz, p. 643, che nell’anno i582 al »4 novembre essendo le nuove della riforma del Calendario giunte in quella città di Metz, coloro che aveano l’autorità spirituale in nome del vescovo Carlo di Lorena ordinarono col rimanente del clero, che in luogo di contare il 10 dicembre si contasse il 20, all’indomani il 21; nel qual giorno si solennizzò la iestà di s. Tommaso, e così di seguito. Nell’ Alemagna 1’ imperatore Rodolfo II in una delle