CANTI ILLIRICI 349 A Dio gli è grande peccato, 35 E agli uomini biasimo e vitupero. Dirannomi piccoli e grandi : Vedetela quella sciagurata Che avvelena il cognato suo! E se non l’avveleno, 40 Non oso il marito in casa attendere. — Di tutti i pensieri in uno si fermò: Ella va nel piano a terreno, E prende il bicchier della prece, Di temperato e fino oro, 45 Ch’ ella dal padre portò : Pieno l’empiè di vermiglio vino, E lo porta al cognato suo: Lo bacia nel lembo e nella mano, E innanzi a lui fino a terra si china: 50 In onore a te, mio dolce cognato, In onore a te e il bicchiere ed il vino. Donami il cavallo ed il falco. — Bogdano a ciò si commosse: Dona a lei il cavallo ed il falco. 55 Demetrio caccia intero il dì per il monte; E non può nulla pigliare. La sorte, innanzi sera, lo porta (36) Tutti. (41) Sve mislila, na jedtio smistila. Ad ogni pensiero attese, in uno fermò Vintento. — Omnia animo relegit, unum elegit. (43) Quando viene in casa alla sposa il corteo, il padre reca un bicchiere nuovo, e tutti ci beono. Quello la sposa porta seco, e serba insino alla morte. (49) Klagna, il suono di y.Xtvw. (53) Raxalio, vale tenerezza dolorosa, mesta pietà: dolce e profonda parola. Oli dolse della cognata, del fratello, di sè, a cui l’odio era peso e il contender e impaccio. (55) Ziel vale e puro ed intero; appunto come 1 'integer latino ha senso di puro. E cosi sano dicono per intero i trecentisti, e nel regno di Napoli tuttavia. E i Greci moderni awnrò;. (56) Ulovlti: proprio del pigliare a caccia.