DISSERTAZIONE xxxf cioè clic talvolta Panno della Passione è confuso con quel- lo dell’Incarnazione. Ne abbiamo una prova sensibilissima in un diploma di Tebaldo I, conte di Sciampagna, cui don Mabillon fece imprimere dall’originale nei VI libro, storico comincia da gran tempo in Inghilterra col i.° gennaio, il legale, I quello cioè, che seguivasi negli Atti pubblici, cominciava, come lo ahhiam detto, sino alla fine del secolo XIII, a Natale, e di poi il a5 marzo; quanto poi alPanno liturgico esso comincia colla prima domenica dell’ avvento. Ne’ Paesi-Bassi, alcune provincie come la Gueldria e la Frisia, facevano partire il cominciamento dell’anno dal giorno di Natale; lo stesso uso ebbe corso nella provincia di Utrecht dall’anno i355; ma per lo innanzi vi si cominciava l’anno all’Annunziazione (Mabil. de re Dipi. pag. a5S et p 3io), A Delft,a Dordrecht, e nel Brabante, esso cominciava al venerdì santo. In Olanda, in Fiandra, e nell’ Hainaut era esso fissato al giorno di Pasqua, ed era lo stile di che usavano i*notai nei lor Atti. Ma per evitare ogni confusione, erano obbligati di aggiungere alle lor Date, ove esse precedevano la Pasqua, queste parole: Sècondo lo stile della Corte ovvero avanti Pasqua oppure more Gallicano. Il trattato seguilo a Brussilies tra l’imperatore Massimiliano, ed il nostro re Luigi XII, porta la Data dell’8 febbraio i5o8: Stylo Curiae Cameracensis, ciò cho ricorre coll’ anno i5og, giacché la lega di Camhrai conclusa il io dicembre i5o8 fu anteriore a questo trattato (Pontan. llist. Gelr. p. 63y). Questo ultimo siile era pur quello della corte di Savoja. Rapporto alla Francia, era costume sino dai tempi di Carlomagno di Cominciar l’anno al Natale. Esso visi mantenne quasi universalmente durante il secolo I\. Diciamo quasi universalmente, poiché avvi delle eccezioni. Si scorge in fatto che in qualche sito della Francia si cominciava l’anno a Pasqua sino dalla metà del secolo IX, ed eccone la prova. Nel Cartolare del— (abazia di san Betlin compilalo da Folm.ir si vede un diploma di cui la Data è espressa come segue: Actum Aria (nell’ Arlois ) Monasterio Vl^ KtJ. aprii, anno Incarn. Doni. DCCCLVl, et Lìssextili Ascensu. /, In lict ac embol Sai Lato ante medium X*L, anno XVII, recante Karolo cuni fratre Uludovvico ac ncp<>te Hlotliario. Colesta Data riferita alPanno 8'>6, secondo la maniera nostra di coniare, è piena-zeppa di contri, ddùioni. La Pasqua nell’856 cadeva il 29 marzo, ed il 6 «Ielle calende di aprile, ossia il 27 marzo cadeva per conseguenza un venerdì. Di più, l’an. 856, l’an. 17»^ del regno di Carlo il Calvo, non comin-iò che al 20 giugno; Luigi il Buono suo padre essend.i morto in quel gioi-o Panno 840. Ma ogni cosa si concilia riportando questa Data all’anno 857* * [fotti Pasqua cadendo in quest’aiino il 18 aprile, il 27 marzo era il sahltato della terza settimana di Quaresima, c l’indomani, quarta domenica di Quaresima, era precisamente la metà della Quadragesima propriamente detta. L’anno 17.0 di Carlo il Calvo correva allora sino al 20 agosto , e P Indizione IV, cominciata a Pasqua 856 non era ancora finita. Vero è che Panno 857 uon cra bisestile, ma lo era l>ensì 1*856. e per conse-