DISSERTAZIONE XI È indifferente affatto pel nostro soggetto l’esaminare di qual sorta d'anno parli questo Concilio, se dell’anno solare o del lunare. Sappiamo che spesso si son distinte queste due sorta d’anni, e che spesso si dieder loro principii diversi. Questa distinzione benissimo stabilita può servire a tor di mezzo molte difficoltà: ma per l’oggetto presente ella poco c’ interessa. Noi facciamo di provare un cominciamento dell’anno col mese di marzo, che servir possa a verificare alcune Date. Per eseguir questa verificazione non è necessario di sapere che la Data su cui si aggira la difficoltà sia la Data di un anno secondo il corso del Sole o quella di un anno dietro il corso della Luna: basta che sia una Data la quale ha potuto venir adoperata e che si trova secondo I’ uno o l’altro dei periodi cui gli antichi seguivano con tutta forse indifferenza, coiue lo si vede in Gregorio di Tours, che talvolta comincia l’anno col mese di marzo e talvolta con quello di gennaio. Quando il comincia dal marzo egli chiama il mese di luglio il mese quinto: nicnsem quintum al lib: IV. dei Miracoli di san Martino cap. 4, e cominciandolo dal mese di gennaio dà egli il nome di quinto mese al mese di maggio nel cap. 35 dello stesso libro. Noi non troviamo che un esempio solo di un comin-ciamento d’anno fissato al 18 marzo; e questo è nella lettera del Cleto di Liegi al Clero di Treviri sulla differenza delle quattro tempora : de differcntia quatuor Temporurn, pubblicata da D. Martenne p. 2()5 del T. I. de’suoi aneddoti. Fu essa scritta negli esordii del secolo XII, e Si-geberto de Gemblours che n’è l’autore, vi attesta che questo secolo aveva cominciato col 18 marzo: Mense marito , die’ egli, securulum positionem Genlium mediato pri- Campo di Maggio: Venti Thasilo ad Martis Campimi et mutaverunt Dlartis Campum in mense Maio• Ma non pare che tal cangiamento abbia tratto seco quello del cominciamento dell’anno.Tultavolta vedesi da lina lettera di papa Zacchcria a san Bonifacio arcivescovo di Magonza che in questo stesso secolo, e vivente tuttora questo medesimo Tassilone, l’anno in Alemagna cominciava al primo di gennaio: fjbì% die*egli, GermaniKa-le/idas Januaris el briimfim ritu Paganorum colere et aliquid novi facere propler novum annum prohibentur.