DISSERTAZIONE cui colta ila parte di quest1 nltimi, i quali lo rigettarono unicamente perchè ne fecero un aliare di religione a cagione del papa che lo avea pubblicato. 1 due partiti convennero su di ciò all’amichevole nel febbraio 1585 in quanto riguardava ai loro sudditi delle due religioni. I Cantoni di Zurich, Berna, Claris, Basilea, SchaSausen, essa comprende delle continue variazioni che seco memi 1’ antica usanza, e delle quali quante non vi sono persone anche istruite, che non si diedero mai il pensiero di profondarne le cause! Eppure ciò non procede da mancanza di autori che scrissero sopra il Calendario, essendovene un numero considerabile, e fra tutti i trattati usciti sopra tale soggetto godrà sempre di un posto distinto quello che si trova nel 5.p volume delle opere del Gassendi in folio. Esso è pieno di chiarezza come lo sono lutti i dettati di questo grand’ uomo, il cui merito non è forse conosciuto abbastanza. Quinto difetto si è, eh* ella è cosa provala da una lunga serie di osservazioni moderne paragonate con parecchie osservazioni antiche, aver l’anno solare 11’ 1 5” di meno di ciò che credulo aveane Sosigene: questi 1 i’ i5” ridotti in parli di giorno equivalgono a 7/900 •di giorno. Dunque in capo a 900 anni la precessione degli equinozii dev’essere di giorni 7, e per conseguenza di giorni 28 al termine di 36oo anni. Convien dunque sopprimere 28 giorni sopra 56 anni secolari, se vuoisi conservare l’equinozio di primavera al medesimo puuto. E siccome 3600 anni ognuno di 365 g 5Q 49* 12” formano giorni 1,314,873, e che l’anno tropico non è che di 365 g 5° 48’ 45” ne consegue che 36oo di tali anni non valgono che 1,314,871 giorni, e 21 ore. Quindi 36oo anni secondo il Calendario eccedono di 1 giorno e tre ore 36oo anni Ironici. Per ciò in capo a 56 secoli, ove non vi si apponga rimedio, si conleià non un giorno ma 27 ore di eccesso, e queste 27 ore in 56 secoli, nello spazio di 28800 anni formeranno 9 giorni. I 36 secoli di cui qui traltasi termineranno l’anno 5200 di Gesù Crislo. Frattanto i compilatori del Calendario gregoriano non avendo prescritto di sopprimere che 5 soli bisesti a ciascun* epoca di anni 400» han posto noi, e quelli che ne verran dopo nel caso di non sopprimere che 27 giorni in 36 secoli. Quelli dunque che vivranno al termine di questo lungo periodo vedranno l’equinozio avanzato di un giorno. Del resto niente più facile che di rimediare a questo difetto. Basterebbe sopprimere 7 bisesti in 9 secoli invece di non sopprimerne che 5 ad ogni 4 secoli. E se in luogo d’impiegare l’equazione lunare ad ogni 3i2 anni e mezzo, la si adoprasse 5 volte in n secoli, non sarebbe difficile provare che la rivoluzione sinodica della Luna sarebbe allora secondo lo stesso Calendario di una tal esattezza, che non differirebbe di »/io di secondo da quella che danno le migliori osservazioni. Quindi abbisognerebbero 146,700 anni acciò una tal differenza producesse alla fine Terrore ili un giorno nella indicazione delle nuove Lune sopra un Calendario riformalo dietro questi p ri nei pii; ciò che lo renderebbe d’assai più perielio/