DELLA STORIA SANTA 385 Israeliti, in qual guisa avrebbero essi potuto menar lagno, come fecero alcuni anni dopo, pel disgusto che cagionava loro questo cibo? Le persone dabbene la trovavano cosi deliziosa che non desideravano verun altro alimento, tenendo esso luogo delle più squisite vivande. Dal deserto di Sin gl’ Israeliti venuti essendo a Ra-phidim , che fu 1’undecima loro stazione, nulla affatto vi trovarono d’ acqua. Nuovo mormoramento per questa circostanza ; ma Mosè per ordine del Signore batte colla sua verga sulla roccia dell’Orebbo, e vi sgorga un’abbondante fontana (i). Verso questo stesso luogo gli Amaleciti , popolo del-1’ Arabia-petrea discesi da Amalecco nipote di Esaù per parte di suo padre Elifaz, vengono ad attaccare gl’ Israeliti senza riguardo per la comune origine eh’ essi traevano da Abramo, ed uccidono inumanamente quelli, che per lentezza non aveano potuto seguire il grosso dell’ armata. ( Così i cristiani deboli ed infingardi sono preda del demonio ). Mosè spedisce Giosuè figlio di Kun con truppe con-tra gli Amaleciti. Intanto egli va a porsi sulla montagna , ove durante il combattimento tiene le sue mani alzate verso il cielo sostenute da Aronne ed Hur suo cognato, per ottenere la vittoria. Fu essa intera. Gesù Cristo stendendo le sue mani sulla croce ha pur trionfato dell’ inferno. Questa è la realità dell’ azione figurativa di Mosè, eh’ erige un monumento di tale vittòria, e fa giurare il popolo che in avvenire disperderà gli Amaleciti dalla superficie della terra ; ciò che venne a compiersi sotto il regno di Saule. Jethro avolo di Mosè si reca a visitarlo conducendogli sua moglie ed i suoi figli. Per consiglio di lui Mosè istituisce dei giudici inferiori per far giustizia al po- (ì) S. Paolo (I. Corinlh. x. 4-) dice, giusta la Vulgata, che la pietra o la roccia seguiva gl* Israeliti. Avvi uel greco Axo\ou$ouo,r$ orcTfctg che suona ubed.ien.le (e non subsei/uente) petra: la pietra obbedendo, ossia mostrandosi docile all’ordine o alla volontà di Mosè. Nicànore nel secondo libro de’ Maccabei cap. 8, v. 36. impiega in questa significarla il verbo Axo\ou$stv, dicendo che gli Ebrei sono invincibili perchè obbediscono alla legge di Dio. Tom. I. 37