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DISSERTAZIONE
    Ma non è già soltanto sugli anni dell’ Incarnazioni! ove sia facile <T ingannarsi : puossi anche prender abbaglio sugli anni della Passione. Noi troviam molti Atti in cui gli anni della Passione del Salvatore sono aggiunti a quel-
in Natali s* Stephani prò tornartyris Hermanus a Sigqfrido Mogundnae sedis archiepiscopo inRegem venerabìliter est unctus- L’annalista Sassone che ha condotto la sua Storia sino al nSg comincia ciascun anno de’suoi annali in questa maniera: I] imperatore celebro la festa di Natale in questa città, poi V Epifania , poi la Purificazione nel tal altro luogo. Quest’ uso però non fu universale nell'Alemagna. A Colonna 1’ anno cominciava alla Pasqua. È vero che un Concilio tenuto l’anno i3io in questa città ordinò ( Can, 23) che l’anno comincierehhe per l’avvenire a Natale, luso seguendo della Chiesa romana ; ma ciò non ebbe luogo che per lo stile ecclesiastico, e si continuò a cominciar l’anno civile a Pasqua, ciò che chiamavasi lo Stile della corte. L’università di Cologna aveva il suo stile particolare, ch’era quello di cominciar l’anno al 25 marzo, ed il p. Hart-zeim assicura, che lo conservava ancora nel 1428. Secondo Haltaus, nella contea della Mank si seguitava lo stile stesso.
     A Magonza, il giorno di Natale apriva l’anno sino al secolo XV. Ma in seguitosi è insensibilmente stabilito l’uso di cominciarlo al i.° gennaio, come ci ha fatto l’onore di scriverci il 9 gennaio 1783 monsig. Wurdlwein, vescovo suffraganeo, e vicario generale dell’arcivescovo di Magonza, editore di un’importante coll, in 12 voi. che porta per titolo: Subsidia Diplomatica. Crediamo dover porre sotto gli occhi de’nostri lettori un estratto della sua lettera : De variadone styli in Ecclesia Mogundna circa inidum anni sollicite quaerend dbi paucis respondeo, quod speciale edictum circa varium anni principium, nunquam emanaverit, sed cum annus olifn a Natività te coèperit, deinccps a saeculo nempe XV, percontrariam observandam sensim sine sensuintroductam cum anno civili a prima ja-nuariigeneraliterincoeptusfuerit. In subsidiis Diplomai. Praefat. T. X
XI,	et XII\ quam plurima extant Diplomata quae data sunt juxta sty-lum scribendi in diocesi IVIogundna ; secunilum stylum Treviren-sem, juxta stylum Coloniensem aut sub formula cons mili■ Ilis ad-didi usum Ecclesiarum Uhelensis, Belati, Italzae. Conclusiones e-xinde deduci possunt penidles et regulae vix non certae statud.
     Si è già più innanzi notato che Sigeherto assegnando il 18 marzo per il giorno iniziale del secolo XII, ossia dell’an. 1101, non ha verosimilmente inteso parlare che dell’anno astronomico, e non dell’anno civile. Ma Haltaus s’inganna certo dicendo che il 19 di questo mese stesso ha servito di corninciamento all’anno civile sin verso l’an. 1287, e cedette allora il posto al i.Q di gennaio per la medesima usanza. Questo giorno iniziale è una finzione che non ha fondamento in niun altro scrittore, aè in verun Atto. Al contrario egli è costante che l’uso della Chiesa di Liegi sino dal principio del secolo XIII, cd anche prima , era di far cominciar l’anno al sabbaio santo dopo la benedizione del cero pasquale.