DISSERTAZIONE XCVtl inglese nc aveva fatto rimarco nel 1260, e dopo lui Giovanni di Sassonia e Roberto Grossatesta vescovo di Lincoln tracciarono alcune regole per la riforma del Calendario. Pietro Filumena, Nicolao Gregoras, ed Isacco Argira nel ■ 4.° secolo proposero pur essi le loro vedute sullo stesso soggetto. Ne si trattò, ma senza successo , al Concilio di Costanza nel 14 • 4 dietro le rimostranze del Cardinal di Aili, ed al Concilio di Basilea nel 1436 e i43p dietro quelle del Cardinal Cusa. Il papa Sisto IV volle efficacemente operare alla riforma del Calendario, e con questo divisamente chiamò a Roma il celebre Giovanni Regiomoii-tano; ma il gran matematico vi morì nel 1476, sbozzato avendo appena il suo lavoro. Nel secolo seguente gli errori del Calendario giuliano furono rimessi al papa Leon X ed al Concilio di Laterano, terminato Panno 1517. Si tenne lo stesso andamento presso papa Pio IV ed il Concilio Tridentino, nè questa volta si tenue invano. La riforma del Calendario venne dal Concilio ordinata, e ciò diede occasione a parecchi scritti, in cui ciascuno propose il suo piano perchè tale operazione avesse a rieseire. Finalmente Gregorio XIII, fatti venire a Roma gli uomini più versati nella materia, impiegò 10 anni a discutere su tutte le formule clic gli furono presentate, e data avendo la preferenza a quelle proposte dai due fratelli Luigi ed Antonio Lilio, ne spedi degli esemplari Panno 1577 a tutti i principi, repubbliche ed accademie cattoliche. Assicuratosi del loro consentimento, egli pubblicò Panno i58a il suo nuovo Calendario, nel quale si troncarono 10 giorni di quest’anno, contando il i5 ottobre in luogo di 5. Nella Spagna, nel Portogallo ed in una parte dell’Italia, il troncamento fu fatto Io stesso giorno che in Roma; ma esso non ebbe luogo in Francia che nel mese del dicembre seguente. Il 10 di questo mese fu contato pel 20 in conformità delle Lettere-patenti del re Enrico III in data del 3 novembre precedente. L’anno stesso, Francesco di Francia duca di Alenson, poi duca d’Anjou, nelb sua qualità di sovrano dei Paesi-Bassi, diresse il 10 dicembre ai Consigli di Brabante, di Gueldria, di Fiandra, di .Vlalines, dell’olanda, e della Frisia un proclama per l’ammissione del Calendario grego- Tom. I. 11