DELL’AMERICA 107 cordati dalla natura e dalle leggi del nostro paese, quello cioè di arrestare i progressi del potere arbitrario facendo conoscere la verità col mezzo della parola o dei giornali. Il giurì lo dichiarò non colpevole e il giorno dopo Zenger fu posto in libertà dopo trentacinque settimane di arresto. Nel 20 settembre susseguente, il Consiglio della città onorò Hamilton accordandogli il diritto di cittadinanza di Nuova York per la generosa e bella difesa dei diritti dell’uomo e della libertà della stampa nell’aliare di Pietro Zenger (1). Parecchi membri della corporazione ed abitanti della città lo presentarono poscia di una tabacchiera d’oro con epigrafi analoghe alla circostanza: Demersae leges; tirnefacta libertas : liaec tandem emergutit. Non nummis, virtute paratur. Ita caique cvcniat, ut de república meruit. 1734- L’assemblea di Nuova York temendo d’invasione per parte degl’indiani alleati dei Francesi, votò la somma di seimila lire sterline per fortificare la città dello stesso nome; altre quattromila per erigere un forte ad Albany, ottocento per un altro a Schenectady e cinquecento per mantenere la pace coi Senechi. 1736, 7 marzo. Amministrazione di Giorgio Clarke. Giorgio Clarke, dopo morto Colby, prese in qualità di sottogovernatore le redini del governo e riportò poscia la sua commissione dal re a malgrado di violenta opposizione per parte degli amici di Rip Van Dam, il membro più anziano del Consiglio. Per impedire l’usura che praticavasi in tutta la provincia con gran danno del commercio, si sanzionò un atto che fissava al sette per cento gl’interessi sul denaro dato a prestito. 1741. In quest’anno gli schiavi neri della città di Nuova York, in numero di duemila, formarono una cospira- (1) Giudizio di Gio. Pietro Zenger di Nuova York, stampatore, Londra 1765, pag. 48 in ottavo.