DELL’ AMERICA 47 una Camera dei rappresentatiti di diciotto eletti dai franchi proprietarii. 1683. Giunse Dongan a Nuova York il 27 agosto dell’ anno dopo. Convocatasi l’assemblea il 17 ottobre, sancì «•ssa un atto di naturalizzazione generale per tutti gli abitanti liberi professanti la religione cristiana; non clic un secondo per far fronte alle spese del governo ed altri per regolare 1’ economia politica e garantire la libertà dei cittadini. L’anno seguente il duca ratificò tutte quelle leggi. 1684-86. Di nuovo si convocò l’assemblea, la «piale, così fece nell’ottobre dell’anno successivo 1685. Questa fu l’ultima avanti la rivoluzione che pose in trono i re Guglielmo e Maria. 2 luglio. Lord Effìngham, governatore della Virginia ed il colonnello Dongan, governatore di Nuova York, conclusero in Albany un trattato di pace cogl’indiani delle cinque nazioni. Per tale trattato le terre e i castelli dei Mohawki c degli Oneida (1) vennero posti sotto la guar- (t) Skenandan, principal capo degli Oneida, mori in età di centodieci anni presso Oneida-Castle nello stato di Nuova-York. Fu in gioventù strenuo guerriero ed in più matura età divenne uno dei consiglieri più aitili delle tribù americane del nord. Costante amico dei coloni inglesi, sorvegliava e ripulsava le invasioni dei Canadesi. Colla sua vigilanza salvò una volta dal macello gli abitanti dei nascenti stabilimenti di Grrmanflats. Nella guerra della rivoluzione la sua inlluenza trasse la sua tribù in soccorso degli Americani Gli abitanti dei villaggi gli testimoniarono la loro riconoscenza per le sue benefiche interposizioni, e tulle le tribù indiane lo distinguevano col soprannome d’amico dei bianchi. Nel 1775 codesto celebre capo assistette ad un trattato concluso in Albany. Alla sera perdutamente ubriacatosi, si trovò al mattino sulla strada spogliato di tutti i suoi vestiti e di ogni addobbo, per la qual degradazione di se stesso offeso il suo orgoglio prese la risoluzione di non più abbandonarsi alla (orza dell un/unJorte. Rispimi gli Oneida dai bianchi nelle terre incolte, vennero dal loro capo cieco degli occhi e che avea quasi cent’anni arringali nella maniera seguente: « Miei guerrieri e figli miei, crudele è la vostra sorte, crudelissima e dolorosa. Ecco un giorno di mestizia. Nere sono le nubi e pesanti sulla nazione degli Oneida. Sta sospeso sovra noi un braccio severo e ne mormorano i nostri cuori I nostri fuochi sono dispersi e i nostri letti disparvero. Distrutte sono le tombe dei nostri padri e scacciali 1' lor figli. Dove sono 1 capi del Sol levante? Sono ora capi bianchi quelli che riaccendono i loro