CANTI ILLIRICI 101 L’alba viene della pura domenica: Il Sire va a caccia al monte. Cacciarono sulla montagna verde. (Tornati, Lazzaro va loro a rincontro, li invita a cena. Seggono: in capo alla mensa il Sire, poi Giugo, poi i figli. Giugo legge negli antichi libri). E mostra la fine de’ tempi: 85 Vedete, fratelli illustri miei, Vedete ciò che il libro racconta. Verrà l’estremo de’ tempi: Mancherà la vena ed il grano, E per la campagna l’api ed i fiori: 90 II compare trarrà il compare in giudizio, Il fratello chiamerà ’1 fratello a battaglia. — Quando ciò sente il fedel servo Lazzaro, E’ corre all’eccelsa torre, E reca quella coppa d’oro: 95 Ci mesce vermiglio vino, Porgela al vecchio Giugo Bogdano. Bogdano prende l’aurea coppa del vino: La coppa prende, e berla non vuole. (I figliuoli l’invitano a bere: egli pensa che dono rendere. Ed essi): Facile lo regalerai, padre. 100 Abbiamo assai destrieri e falchi, Abbiamo assai berrettoni e piume. — Allor dice il possente Sire Stefano: Ha Lazzaro destrieri e falchi, <85) Krasna. Belli, adorni, gentili. Bello insomma nel senso affine a y.aXè?.