CANTI ILLIRICI 351 Quando vede Demetrio la sua disgrazia, 85 Leva la sella dal grande morello, E la impone alla clava pennata. Presto giunge alla città Belgrado: Come giunge, la moglie egli chiama : Angelica, mia fida moglie, 90 Se non m’avessi avvelenato il fratello ! — Angelica a lui risponde: Non t’ ho avvelenato il fratello ; Sì col fratello io t’ ho rappaciato. — <85) Per allegerire la bestia, e portarlo esso ; anche come arnese di pregio. (93) Po mirila, da mir : come rappaciare da pace.