DELL’ AMERICA gT L’ assemblea di Nuova York intimorita per le nuove scorrerie dei Francesi sulle frontiere, prese misure per arrestarle e sostenere il governo. A tal efi'ctto essa sanzionò parecchi bill cui diresse al Consiglio che li ritornò con qualche modificazione, che l’assemblea ricusò di adottare, e questo rifiutò diede pure occasione a forte contestazione tra quelle due autorità, insistendo ciascuna sui propri diritti senza voler cooperare al pagamento del debito pubblico di molto aumentato per le spese dell’ ultima spedizione. Malgrado però tali discordie, l’assemblea stese uri atto che assegnava al governatore tremilasettccentocinquanta oncie d’argento pel suo trattamento. Dopo partita la flotta i governatori delle colonie orientali procurarono d’indurre le cinque nazioni a rompere i loro trattati coi Francesi e comunicarono al governatore il loro disegno. Questi ne diede avviso all’assemblea che non volle aderirvi temendo di aumentare con ciò il pubblico debito. Col consenso del Consiglio il governatore cominciò nel 4 ottobre ad esercitare le funzioni di cancelliere annunciando che la Corte terrebbe le sue tornate tutti i giovedì (i). L’assemblea si oppose di nuovo all’istituzione di quella Corte come contraria alle leggi e pericolosa per la libertà e le sostanze degli abitanti, dichiarando pure che ogni imposta stabilita senza il consenso dell’ assemblea sarebbe egualmente contraria alla legge. • Il Consiglio fece in tale proposito un lungo rapporto che diresse ai commissarii del commercio, i quali risposero avere S. M. certamente il diritto d’istituire nelle sue colonie quante Corti giudiziarie più a lei piacesse e credesse necessarie per l’amministrazione della giustizia. 1712. La Camera si raccolse nel maggio 1712 e il governatore si fece premuroso di raccomandarle la tacitazio-ne dei debiti pubblici: aggiunse che i commissarii pel commercio aveano approvato i cangiamenti fatti ai bill rapporto a sussidii; ma non volendo la Camera pronunciare (1) La Corte era composta dì Van Dam e Philipse, in qualità di superiori; di Whileman cancelliere, di Harrison esaminatore, e di Sharpas e Brougnton, commessi.