DELL’AMERICA 17 ove molti fuochi diedero a conoscere esser essa popolata; ma non osando sbarcare con sì poca gente, si volse al sud c fece cinquanta leghe senza trovar ancoraggio; lo che lo indusse a dirigere il suo corso verso il nord sino alla latitudine di 4i° e §. Quivi scoprì un porto che, dietro la descrizione che ne dà, era probabilmente quello di Nuova York. « Questa terra, die’egli, è posta alla latitudine di Roma, ma il clima è più freddo, ciò ch’è attribuibile a cause accidentali. Il porto, aperto al sud e largo per una mezza lega, si estende per dodici leghe tra l’est ed il nord e termina in un golfo che ha circa venti leghe di circuito, e comprende cinque piccole isole fertili, amene e coperte di alti alberi. Una squadra vi può dar fondo in sicurezza n. Vcrrazzano si soffermò in questo porto per circa quindici giorni : di sovente scese a terra con alcuni uomini dell’equipaggio all’oggetto di approvigionarsi e si avanzò alla distanza di cinque o sei leghe entro terra. I naturali si recavano senza timore al suo bordo sui loro canoò per esercitare il traffico. La descrizione da lui data del loro vestire e dei loro costumi corrisponde a quella che un secolo dopo ci fu data dal capitano Hudson (1). Generalmente quegl’indiani erano ben conformati ed agilissimi; neri aveane gli occhi e penetrante lo sguardo. Alcuni capi erano ricoperti di pelli di cervo. Le donne erano nude meno a mezzo il corpo cui cingevano con una pelle d’animale. Aveano in testa piume d’uccelli, c agli orecchi piccole lamine di rame; le armi degli uomini consistevano in arco e freccie. Le loro capanne costrutte di legno erano rotonde, coperte di stuoie e capaci di venticinque a trenta persone. Verrazzano lasciò quel porto il 5 maggio e rase la costa verso il nord per circa centocinquanta leghe. Cominciando a mancargli i viveri, fece vela per alla Francia e giunse a Dieppe 1’8 luglio. Giusta il di lui avviso, avea scoperto meglio di settecento leghe dalla spiaggia americana, cui impose il nome di Nuova Francia (2). (0 V. l’anno 1609. (1) Al cristianissimo re di Francia Francisco l. Relationt di Giù ; T." XVIII.0 P.' III.* a