DELL’AMERICA 97 temente 1 debiti del governo che ammontavano a presso che ventottomila sterline ; e per rimborsar questa somma mise in corso viglietti di eredito che affidò al tesoriere della provincia. Nel successivo autunno l’assemblea ricevette la notizia della morte della regina e si disciolse per unirsi di nuovo nel maggio 1716. Essa continuò i suoi lavori sino al ai luglio, in cui fu un’altra volta dal governatore cassata. Con tal mezzo la maggior parte dei membri eletti si trovavano del partito di lui e durante la tornata successiva ch’ebbe luogo nell’autunno egli presentò una memoria ch’era stata spedita alla Camera dei comuni in Inghilterra. L’assemblea gli presentò un addrizzo per testimoniargli il proprio rispetto qualificando di falsa e maliziosa quella memoria che venne attribuita a Mulford deputato accanito contra le cinque nazioni cui volea sterminare. 1715. L’assemblea sanzionò un atto per naturalizzare tutti gli stranieri protestanti che abitavano la colonia (1). 1717, L’assemblea votò un bill per fissare i limiti tra Nuova York e Nuova Yersey da un lato, e la provincia di Connecticut dall’altro, assegnando per ciò settecentocin-quanta oncie d’argento. Nel 1719 ne emanò un altro per determinare i confini tra Nuova York e Connecticut, ed assegnò altra somma per le spese di questa operazione. 1718, 18 maggio. Il presidente Nicoli spedi all’assemblea la propria dimissione che fu accettata, nominato essendosi in sua vece Roberto Livingston. Il governatore, profittando del congedo accordatogli dall’assemblea per ritornare in Inghilterra, le diresse un discorso assai lusinghiero dicendo aver essa dato un esempio ch’egli sperava sarebbe imitato dalle assemblee successive, e i membri risposero che nessun governo avea mai meritato a titolo sì giusto l’amore degli abitanti (2). 1719, 3i luglio. Dopo la partenza del governatore Pietro Schujler, gli succedette come membro più anziano del Consiglio. Durante la breve sua amministrazione l’assemblea sancì due atti, uno dei quali confirmante il trat- (1) Trott, Laws oj thè Britìsh pìantations. (2) Quest! discorsi sodo riferiti nella storia di Smith, part. IV. T.° XVIII.° P.' III.* 7