io4 CRONOLOGIA STORICA accordargli trentamila acri di terreno esenti d’ogni imposta. Alcuni funzionarli pubblici voleano partecipare a tal concessione ma vi ricusò Campbell e il progetto non ebbe esecuzione. Avendo egli venduto quasi tutti i suoi beni per fondare quella colonia, si diresse da prima all’assemblea della provincia, poscia alla Camera dei comuni d’Inghilterra acciò lo indennizzassero delle perdite sofferte; ma la prima non diede veruna risposta alla sua domanda; l’altra la trasse in lungo, della qual condotta disgustato abbandonò i coloni a loro propria discrezione, e col poco denaro che gli era rimasto comperò un podere nella provincia; e poco dopo sentita la rivoluzione scoppiata nella Scozia ritornò in Inghilterra per combattere sotto le insegne del duca d’York. 1731. In quest’anno si ultimò la contestazione insorta rapporto ai limiti tra le provincie di Nuova York e il Connecticut. 1732, i.° agosto. Amministrazione del colonnello Guglielmo Cosby. Questo nuovo governatore giunse il i.° agosto 1732 con una commissione di governatore di Nuova York e Nuova Jersey. Egli scrisse al presidente Rip Van Dam pregandolo di anticipargli una data somma per poter coprire le spese incontrate pel suo posto, impegnandosi di rimborsargliela in un co’suoi ringraziamenti. Ma al suo arrivo, non sì tosto avea cominciato l’esercizio di sue funzioni, che non solamente ricusò pagare la somma antecipatagli e che ammontava a tremiiacinquecentotrentasette lire, ma fece in nome del re citare in giudizio dall’avvocato generale Van Dam pel rimborso degli onorarii e delle gratificazioni che questi avea percetti durante la sua presidenza. Il processo si cominciò dinanzi la Corte suprema composta del governatore e del Consiglio senza giurì. Il primo giudice Lewis Morris ricusò di sedere sul banco ed espresse la sua opinione sull’illegalità di giudicar quell’argomento in una Corte suprema, come fosse una Corte di equità. Gli altri due giudici de Lancey e Philipse decisero in favore del governatore dichiarando essere la loro Corte una Corte di cancelleria egualmente che di gius comune. Morris perdette il suo posto e gli altri due giudici si eressero in Corte d’equità col potere di