DELL’ AMERICA io5 decidere di tutte le cause senza giurì. Benché la loro commissione sia stata da Vau Dam rappresentata per illegale, per essersi costituita senza il parere del Consiglio, Morris pubblicò il suo sentimento contra quella innovazione della leg- Ì;e che trasformava una Corte suprema in Corte di cancel-eria, per lo che inasprito il governatore, ordinò di chiamare in giudizio lo stampatore di nome Zenger. 1734. Non erano scorsi due mesi dalla pubblicazione del giornale che il governatore propose di farlo sopprimere colle procedure legali. Il nuovo primo giudice James de Lancey diresse al gran giurì un discorso intorno a quel giornale in cui procurò provare essersi Zengher servito di espressioni ingiuriose alla dignità del governatore, ma si rifiutò il giurì di prender conoscenza della cosa, per lo che si sottopose ad un comitato del Consiglio il quale chiese una conferenza col comitato dell’assemblea, ed ebbe questa luogo il 17 ottobre. Il primo presentò allora all’altro la seguente ricerca: « che l’assemblea concorresse col Consiglio per far ardere per le mani del carnefice il Giornale di Nuova York sotto i numeri sette, quarantasette e quarantotto siccome attentante alla dignità del governo di S. M. il re Giorgio li e ingiurioso alle persone che coprono le più alte cariche del- lo Stato; ma l’assemblea ricusò di aderirvi e il giornale fu rimandato al Consiglio che si raccolse di nuovo il 5 novembre e segnò l’ordine che fosse,bruciato per le mani del carnefice. 1734-5. Giudizio di Gio. Pietro Zenger stampatore di Nuova York del Weekly journal ossia giornale ebdomadario per un libello diretto contra il governatore Guglielmo Cosby, e suo Consiglio. Il primo giudice, nel suo addrizzo al gran giurì, il terzo giovedì di ottobre 1734, osservò che si doveva vietare i libelli e gastigarne severamente gli autori; che il giurì doveva prenderli in considerazione e dichiarar Zenger perturbatore della pubblica quiete; ma il giurì si ricusò di farlo. Allora il Consiglio risolse d’inquisirlo in giudizio, e dopo aver esaminato quattro numeri del suo giornale dichiarò contenere libelli sediziosi e scandalosi e ordinò fossero arsi per le mani del carnefice. Gli aldermanni ed ufficiali civili della corporazione interposero la loro autorità