DELL’AMERICA .87 1709. Rispose 1’ assemblea al governatore che levar fondi per reclutare uomini destinati a scannarsi a vicenda, era un affar di coscienza contrario ai principii religiosi de’ suoi membri. Essa gli esternò il suo rispetto, ed il suo attaccamento per la regina e in attestato di riconoscenza di quanto avea fatto a favore della provincia, le offerse un presente di cinquecento sterline per le spese del governo in generale. Sulla modicità della qual somma essendosi il governatore mostrato poco contento, risolsero i rappresentanti di portarla alle ottocento sterline, e di aggiungerne duecento per la di lui persona. 1709, ottobre. Era stata rieletta la più parte dei membri, scelto David Lloyd ad oratore ; e nel discorso dal governatore tenuto il 17 , fu raccomandato all’assemblea di provedere in forma conveniente alle spese del governo. Risposero i rappresentanti che giusta le leggi fonda-mentali del governo inglese, il popolo non era tennto di contribuire al mantenimento di un’amministrazione che non gli assicurava veruna giustizia, violando i diritti dei cittadini, compromettendone le franchigie ed umiliando i lor deputati ; e dopo aver rinovata la domanda fatta nelle tornate antecedenti per la destituzione del segretario, si aggiornò 1’ assemblea. 1709. Al principiar di novembre si riunirono i deputati, e Logan venuto nella determinazione d’imbarcarsi per 1’ Inghilterra, domandò loro di essere chiamato in giudizio sull’accusa datagli dall’assemblea nel 1706. Nel 25 la Camera ordinò l’arresto del segretario; ma tre giorni dopo il governatore scrisse allo sceriffo per sospendere l’ esecuzione di quel mandato ; e Lagan parti per Inghilterra. 1710. In una lettera in data 29 giugno diretta al-l’asssemblea, Penn dopo aver ricapitolato quanto aveva operato per la provincia, aggiunse: Allorché piacque a Dio di aprirmi una via per ¡stabilire cotesta colonia, doveva sperare una ricompensa pei servigi resi a tanti popoli. Era per me soddisfacente di vederli prosperare in un paese fiorente ove godevano libertà, comodi e quanto può influire alla felicità, oltre ancora a tutto ciò ch’eglino avreb-