DELL’AMERICA 3;i appuntamenti alla somma di trecento lire di sterlini. Egli ebbe istruzioni di non permettere che la misurazione delle terre oltrepassasse la distanza di dieci miglia a partire dalla riviera del capo Fear e Trent. Si fissò la contribuzione a dieci scellini per ogni mille acri. La vendita delle terre e le contribuzioni non produssero che mille e cento lire di steriini, mentre le spese del governo ammontavano alle novecento. 1715. Nel i5 novembre si raccolse il corpo legislativo e stanziò parecchi atti: i." una tassa di un quartiere di mais per ciascun contribuente pel mantenimento delle forze delle frontiere non che in pagamento di parte del debito alla Carolina del Sud: a.° una emissione di vi-glietti di credito per la somma di ventimila lire ed un’ annua tassa di duemila lire per servire alla loro ammortizzazione : 3.° 1’ istituzione di una chiesa episcopale ma con libertà di coscienza e senza esigere giuramento dai quaccheri: 4-° la edificazione della città di Carterct nell’ isola Roanoke, non che parecchi altri atti, i primi che sieno stati conservati (1). A quest'epoca il numero degli abitanti contribuenti era di duemila e di un milione quello degli acri di terra accordati dai lord proprietarii. 1715, febbraro. Il governatore Eden concluse un trat* tato cogl’indiani Matchopungos e Cores ai quali si accordarono terre presso il lago Mattamuskeett. 5 giugno. Ottenne il permesso di stabilirsi sulle sponde della riviera Pamlico un piccolo numero d’indiani della nazione Tuscarora eh’aveano emigrato verso i gran laghi dell’ovest, e. non essendo essi in grado di proteggersi contra gli altri Indiani, accettarono un trattato del governatore Eden che loro accordava terre presso la riviera Roanoke in sostituzione di quelle da essi cedute. Coteste terre vengono continuamente reclamate dai loro discendenti che vivono presso i gran laghi e che in epoche diverse spedirono agenti per riscuoterne le rendite. La Camera alta protestò contro la risoluzione della Camera bassa siccome tendente a distruggere l’autorità del (1) Martins' Carolina, vol. I, cap. 14.