94 CANTI ILLIRICI O ti sei, vecchio, intimorito, Il re non ti voglia elemosina dare? — 45 Ma favella il vecchio Calogero: Lasciatemi, regiì cortigiani. Nè mi manca mangiare nè bere, Nè mi sono io vecchierello intimorito Che il re non mi voglia elemosina dare. 50 Se non che vidi ciò che mai visto non ho: Finché re Stefano in piedi stava, Stavagli Santo Arcangelo, Stavagli dalla destra spalla; Lo carezza coll’ala pel viso. 55 Quando re Stefano siede a mensa, Sdegnasi Santo Arcangelo, Batte il re coll’ala pel viso, Poi se ne va dalla regia casa. — Questo i cortigiani al re narrarono: 60 Allora il re in piè si leva, E leva i trecento sacerdoti, E i dodici gran prelati, E i quattro vecchi già abati; E prese il libro rituale, 65 E lesse le grandi orazioni, E osservò le grandi vigilie (47) Izesti: lat. esse. (48) Prepanuo: da pasti; il timore cade sull’anima, e la fa cadere. (49) Scto ; come quod in luogo di perchè. (49) Milostigne : da milost, come elemosina da sXeo;, misericordia. E forse ha origine comune eXeo? ed sXaia, uliva : onde l’olio fu simbolo di pace e dolcezza, e nell’olio si consacrò il sacerdozio e la morte; e dall’ungere fu detto agli Illirici il prete, e a tutti Cristo. (59) Docazasce: enarraverunt. (64) Zarostavna. Come delle costituzioni imperiali. Ma libri sacri : che la religione era allora alla terrena podestà fondamento, non già strumento. Nel 1204 scriveva Calogianni : « Sic ut in libris nostris invenimus... Inquisivi « in antiquorum nostrorum scriptores et libros, et beatae mernoriae imperatorum nostrorum praedecessorum leges ».