486 CRONOLOGIA STORICA la forza dell’armi, e accompagnata da Bosomworth e da numerosa scorta si recò a Savannali a chiedere al presidente ed al Consiglio le venisse consegnata la provincia. Entrarono essi in città il 20 luglio, ed al vederli gli abitanti rimasero colti da panico timore: si raccolse la milizia ma essa consisteva in soli centoscttanta uomini. Maria intimò ai bianchi di sgomberare immediatamente dal territorio e non permise a veruno dei guerrieri di parlare fuori del suo cospetto, locchè impedì ogni negoziazione; ma arrestati segretamente lei e Bosomworth, furono rimeritali i guerrieri, e si die’loro un festino durante il quale vennero informati da un interprete, avere Bosomworth dei debiti che non poteva pagare; voler egli avere il possesso delle loro terre non che gran parte dei presenti che il re d’Inghilterra destinava per essi quale ricompensa degli utili loro servigi: non avere nè Maria nè suo marito verun diritto sulle terre situate presso Savannah, nè sulle tre isole; essere la prima di esse riserbata per loro accampamento quando venivano a far visita, e la seconda per loro caccia e pesca. Tutte queste ragioni produssero un qualche effètto sovra molti dei guerrieri; ma durante la distribuzione che facevasi dei presenti mandati dal re, vennero da Malatchè rinnovati i reclami di Maria, spargendo voce essere il suo sentimento quello di tutta la nazione composta di tremila guerrieri, i quali prenderebbero l’armi per difendere i diritti di lei losto ch’ella il precettasse; e consegnò allora al presidente una carta contenente il titolo e la domanda di quella pretesa principessa, la qual caria era stata apparecchiata da Busomworth. Il presidente ed il Consiglio rimasero stupefatti di tale comunicazione, e Malat-chè che se ne accorse, esibì dì restituire la carta alla persona da cui l’avea avuta dichiarando non saper egli eli’ essa contenesse brutte parole. Allora il presidente raccolse i guerrieri e diede loro a conoscere la storia di Maria, assicurandoli eh’Ella ingannava, chè non possedeva terre nella Georgia; ch’essi si erano volontariamente sottomessi al re d’Inghilterra mercè alleanza fatta dal vecchio e saggio capo dei Creck, e che Bosomworth avea divisato di derubarli col chiedere il terzo dei presenti regii. Dopo questo discorso i guer-