INTRODUZIONE I. Quando impresi curare questa riedizione dei Canti Popolari Toscani, Corsi, Illirici, Greci, raccolti e illustrati in quattro volumi da Niccolò Tommaseo negli anni 1841 e ’42, nè più. venuti, benché segnalati per tesori di poesia potentissima, se non a parziali ristampe in libri di erudizione o di scuola; e scelsi primi i Canti Illirici, esemplari di ciò che poteva, traducendo, quel signore della lingua consumato nell’arte, e rispondenti agl’ideali onde l'Italia s’è accesa, con la guerra libica, di riprendere l’interrotto suo Rinnovamento : non presumevo che in poco volgere di mesi questo epos di dolore e d’amore, di virtù sfortunata e di fede resistente sarebbe apparso attuale interprete alla gesta dei popoli balcanici irrompenti a Costantinopoli con armi e canzoni, incorati dal martirio a ributtare i Turchi dilaniatori e spergiuri, a smorbare l’Europa della putredine mussulmana. Kraljevic’ Marko è risorto, secondo l’aspettazione della sua gente. Col pezzato destriero, a cui aveva reciso il capo, che in man turca non cadesse, nè a Turchi servisse, e con l’acuta spada, rotta da lui in quattro, che in man turca non cadesse, nè Turchi se ne vantassero, combatte oggi e vince,