DELLA STORIA ROMANA 617 e per conseguenza all1 anno presente (Vedi Tanno 617). Consoli : P. Cornelio Scipione Nasica Serapionc, Decimo Giunio Bruto, entrano in carica il i.° gennaio romano 616, 17 settembre giuliano i3g av. G. C. Tribuno del popolo: C. Curazio (Cicer. de Lcg. 1. Ili c. 9; Val. Mass. 1. Ili c. 7 11. 3). i3g.- 138. Questi consoli, di cui l1 uno era figlio a Scipione Nasica , grande pontefice, furono messi prigioni dai tribuni che pretendevano obbligarli ad esentuare alcuni cittadini dalla milizia (Epitom. di Tito Livio 1. LV; Cicer. de Lcg. 1. Ili c. 9). Questa violenza commessa dai tribuni nel tempo della leva delle truppe appartiene al principio del consolato presente. Imperversava in Roma grave carestia, la qual diede luogo al tribuno del popolo C. Curazio di voler astringere il console Nasica Serapio-ne a proporre al senato di mandar per P acquisto di grani presso Pesterò (Val. Mass. lib. Ili cap. 7 n. 3). Questa carestia occasionata dal cattivo ricolto precedente sussisteva al principio di quest’anno , sicché i pontefici onde abbreviare un tribunato sedizioso ed un anno malaugurato soppressero l1 intercalazione. Fondazione della città di Valenza nella Spagna fatta dal console D. Giunio Bruto per ¡stabilirvi i soldati di Viriathe, a cui Servilio Copione predecessore di Bruto accordate avea delle terre ( Epitom. di Tito Livio 1. LV ). Gesta di Bruto nella Lusitana ( App. de bell. Hisp. p. 295 ). Il proconsole M. Popilio Lenate è sconfitto dai Celtiberi (Front. Stratag. 1. ili c. 17 11. 9; Epitom. di Tito Livio lib. LV). Co-minciamcnto della guerra servile in Sicilia. Un’armata di schiavi, maltrattati dai loro padroni s1 annoda sotto il comando di uno schiavo Sirio, chiamato Euno, cui acclama a re , ed obbliga il pretore Manilio di abbandonare il suo campo (Floro l. Ili c. 19; Diod. di Sicil, 1. XXXIV , eclog. 5 ; Epitom. di Tito Livio lib. LVI ; Oros. 1. V c. 6). Q. Pompeio è assolto dal delitto di concussione che lo si accusava aver commesso in Ispa-