DELLA STORIA ROMANA eh’ era di pietra, si spezzò il cranio in modo che le cervella ne scrollarono fuora e spirò vittima della sua com-' ' era l’oggetto della barbarie del non ne rimase punto commosso, c uccise di propria mano il giovine Fulvio. Vennero inflitti crudeli tormenti agli amici ed ai clienti di Caio Gracco , condannandoli alla tortura (1) onde il dolore gli astrignesse a denunciarsi gli "uni gli altri } e nessuno potesse sottrarsi alla punizione. I cadaveri di Fulvio e de’suoi figli, di Caio Gracco e di tutti i lor partigiani chq ammontavano a ben tre mila, furono gettati nel Tevere , e i loro beni confiscati in favore del pubblico tesoro. $•* proibì alle loro mogli di vestire il lutto, e l’infelice Licinia fu inoltre privata della sua dote (2) ; dessa che avea fatto tanti sforzi commoventi per fermar suo marito e trattenerlo sul margine del precipizio. Gli uomini sentirono il bisogno di cercare nel ciclo una felicità che così è diffìcile di rinvenir sulla terra. Quest’orribile catastrofe fu chiusa da cerimonie religiose : Roma fu solennemente purificata di questa effusione di •sangue cittadino, e il senato fece erigere nel Foro in onore della Concordia un tempio (3) , le cui reliquie furono di fresco scoperte da un dotto antiquario, precisamente in quel sito appiè della rupe Tarpea (4) e quindi sotto al Campidoglio. Ovidio (5) riporta 1’ origine di questo tempio a Camillo. Infatti abbiamo ossefvato con Tito Livio ( Ved. l’anno 368 avanti la nostr’Era) che cotesto celebre dittatore avea votato un tempio alla Concordia sino‘dall’anno 367 prima dell’era volgare; del (1) Idem, ibidem. (2) Vita de’ Gracchi c. 49- (3) Appiano 1. I e. 3 parag. 26. (/f) Veggasene la descrizione di Carlo Fea annunciata dagli annali enciclopedici di' Millin nel .settembre 1817 tom. 5 p. QO, e riportata per disteso nella stessa raccolta, gennaiq 1818, t. 1 p. 72; finalmente impressa in una memoria di Dureau della Malie, sulla posizione della rupe Tarpea. Egli parla del tempjo della Concordia p. 9 e 26 di cote-sla memoria. (5) Fasti I. I t. 63g. Tom. V. 18 * passione per colui eli console, il quale però