• z(h COMPENDIO CRONOLOGICO • ' • * » licenze pei mortali. Tali particolarità si scontrano nel j> libro 23.0,di Posidonio (i) il quale dice altrove (2) che » presso i Celti i domestici portavano da bere in vasi n d’argento c da mangiare in deschi dello stesso metal-» lo \ ed inoltre che eranvi presso questi popoli dei tea-» tri sui quali si combatteva a prezzo d’ oro e di ar-•n genio (3) ». Fu rinvenuto in fatto di fresco sulle sponde dell’Ou-veze nel dipartimento di Vaichiusa da circa 200 medaglie d.’ argento, che manifestamente servivano ad uso di moneta nelle Gallie molto prima del tempo , di cui par-. liamo (4): esse sono ancora oggidì quasi tutte raccolte nel museo del conte di Fortia d’ Urban in Parigi : sembra eh’ esse appartengano non già alla nazione degli Au-vergnati, ma a quella, molto piò antica dei Biturigi. Vedesi che gli Auvergnati uniti coi Biturigi formavano una potenza considerevolissima. Si sa che gli Allobro-gi coprivano tutto il paese tra il Rodano e 1’ Isero sino al lago di Ginevra (5). Il figlio di Aouernios che regnava nel tempo di cui parliamo, è chiamato Betultus in un marmo antico pubblicato dal Pighio e eh’è un frammento degli antichi fasti trionfali .(6). Tito Livio (7) ed i Fasti sotto l’anno 633, eh’è l’anno nostro 634 jj scrivono Bituitus. La maggior parte dei manoscritti di Strabone portano Bititos, ed Ateneo nel passo di sopra cita Bituis (8). Abbiamo detto che questo principe spedì a Domizio un’ambasciata: essa era magnifica , e così singolari,',’ che ne sorpresero i Romani, L’ambasciatore, in sontuosissimi (1) Ateneo — Convito dei Dotti 1. 4 c. l5. , (а) Lo stesso capit. . (5) isi troveranno per disteso questi passi nell1 Introduzione alla storia di Avignone t. 1 p. a55. • . (4) Antichità di Vaichiusa p. 389. (5) Stor. di Rollin t. 9 p. i2g. (б) Val. Mass, cum variorum observat. Lugd. Batavorum i655 p. 784. V. pure le antichità di Valcbiusa p. a5a nota (1). (7) Epitom. I. II. (8) Traduzione francese di Strattone l. a p, 44 nola (a) > oV è scritto Tacito in luogo di Tito Livio.