DELLA STORIA ROMANA 333 ciarlo maisempre qual loro benefattore , mecenate e padrone (i). Giugurta che ben conosceva non avere il re parlato secondo i propri sentimenti, ma che nella condotta e nell’ estremo aiscorso di quel principe a suo riguardo avea avuto più parte il timore clic non la buona volontà, gli rese simulazione per simulazione, e velando i suoi pensieri con una profonda finzione, rispose con apparenti attestazioni di amicizia e riconoscenza, come voleva 1’ occasione del momento. Pochi giorni dopo morì Micipsa. Dopo celebrati i suoi funerali colla magnificenza che conveniva alla foggia del paese, si raccolsero i giovani principi per versare sullo stato presente delle cose. Jempsal, dei tre il più giovane, di altero carattere e che in ogni tempo non avea nodrito per Giugurta se non che disprezzo a motivo della sua origine materna , per essere stata sua madre una concubina, prese la dritta di Aderbale onde toglier a Giugurta il posto di mezzo , che viene dai Numidi riguardato pel f>iu onorevole. Intanto sulle reiterate istanze di suo fratello, che chiese tal deferenza pel primogenito, egli acconsentì, benché a stento, di prendere un altro posto in vista dell’ età di Aderbale e si assise la sua sinistra. Dopo questo principio che non annunciava grande armonia, agitaronsi parecchie quistioni sull’ amministrazione dello Stato e fra le altre proposizioni fatte da Giugurta, scappogli di bocca essere opportuno annullare tutte le ordinanze latte dal re defunto negli ultimi cinqu’anni del suo regno, poiché il suo spirito consumato dagli anni ri-sentivasi delle infermità del corpo. Jempsal, presa subito la parola, rispose: essere lui pure interamente dello stesso avviso, mentre suo padre non avea adottato Giugurta che tre soli anni prima di sua morte, e in tal guisa gli avea aperta la via al trono. Questa riflessione, di cui sentì Giugurta tutta la forza, si addentrò nel suo cuore più ch’ egli non si sarebbe immaginato. Da questo momento la collera ed il timore non gli lasciano più riposo : egli progetta, dispone nè d’altro si occupa che di rinvenir qual- (1) Rcllin stor. rum. t. 9 p. 175.