CANTI ILLIRICI 185 Marco le incomincia a parlare: 10 Sorella cara, di Cossovo donzella, Bella tu se’, sorella: fossi più giovane! Di bella statura e persona, Vermiglia, e di nobile guardatura: Ma ne’ capelli, sorella, cadi. 15 Perchè se’ tu, sorella, cosi incanutita? Per chi, giovanetta, ha’ tu perso la tua fortuna? O per te o per tua madre, O pel tuo vecchio genitore? — Piange di Cossovo la fanciulla; 20 Poi dice a Cralievic Marco: Dolce fratello, incognito cavaliero, Mia propria sfortuna non è, Nè di me nè di mia madre, Nè del mio vecchio genitore; 25 Ma, lassa, la mia fortuna ho perduta... Ecco ha nov’anni di tempo Che viene l’Arabo d’oltremare, E ha Cossovo dal Sire in appalto, E mette angherie sopra Cossovo. 30 Cossovo gli dà bere e vitto: Poi altra angheria mise; Chi si marita, trenta ducati, Chi s’ammoglia, trentaquattro. Chi ha, e tanto dà, (12) Potrebbe la personcina essere bella, e gracile e mingherlina. (13) Gospodska. Corrisponde all’antico senso di gentile e di donnesco. Dante: Donnescamente disse .... [Purg., XXXIII, 135]. (14) Lett. Ti sciupa (guasta la tua bellezza). (16) S} kog. Sa vale e con e da e per. Anco in italiano con e da dice cagione. Perchè la causa è appunto principio del moto, e per tutto il corso suo l’accompagna; ch’e’ cesserebbe senz’essa. (22) Qui traduco più libero. (25) Sospende il costrutto per balzare a dire del fatto. Sottintende dunque: Dirò perchè la fortuna ho perduta.