36o COMPENDIO CRONOLOGICO cd il senato, nell’ accordargli il trionfo di unanime consenso, aveano fatto verisimilmente minor conto dalla facile vittoria da esso lui riportata sui Gantischi o i Carnii, nazione d’ altronde assai poco conosciuta , di quello clic non era pei servigii importanti resi da lui e da’ suoi soldati al pubblico durante la campagna (1) merce i canali per suo ordine aperti. • 640 di Roma, n5-u4 avanti la nostr’cra. % Consoli: Manio Acilio Balbo, Caio Porzio Catone. Comincia il loro consolato il primo gennaio romano, 20 settembre giuliano dell’anno 115 avanti la nostr’era. I Fasti di Sigonio lo collocano sotto P anno 6'òg di Roma, quelli di Almeloveen sotto il 640, ed entrambi poi sotto il 114 avanti Pera nòstra. Questi consoli sono nominati da Cassiodoro, dai Fasti di Sicilia, da Giulio Ossequente, da Plinio 1. Il, e da Plutarco nella vita di Mario. Il primo era figlio di Marno Acilio Balbo, console 1’ anno di Roma 6o4; il secondo era fratello di Marco Catone, console Panno 636, e nipote di Marco Catone, cognominato il Censore, e di una sorella di Scipione l’Africano (2). In quest’ anno s1 incominciò ad assegnare ad un pretore il governo della parte della Gallia transalpina assoggettata dai Romani. Essa prese sin d’ allora il nome di Provincia romana, la quale poscia accennò specialmente la Provenza. Stava scritto nei fati d’e’ Romani di aver a combattere in tutti i paesi dei Galli : appena la Gallia transalpina fu pacificata, che convenne combattere i Scor-disci, popoli galli d’ origine, stabiliti da lunga pezza sui confini della Tracia al confluente della Sava e del Danubio. Questi popoli avendo invasa la Macedonia, furono combattuti dal console Porzio Catone, cbc si lasciò inviluppare in un passo angusto ove la sua armata fu interamente tagliata a pezzi, ed egli solo potè scappare nell’ a- (1) Stor. rom. dì Catrou t. l3 p. 58l. (a) Sigonii opera t. « p. 415-