35o COMPENDIO CRONOLOGICO tà dei sudditi da lui acquistati, formandosi intanto segretamente dei partigiani anche tra i sudditi di Aderbale; il «juale contando sulla protezione dei Romani si diedea goder del riposo di cui era ad essi debitore, senza nemmeno credersi in obbligo di doversi sbracciare nel mantenere una protezione eh’ egli riputava con ragione essergli debita. Ma i Romani riponendo maggior prezzo nell’oro, stimavano allora meno importante la gloria dell’armi. Lucio Metello si procurò in quest’anno gli onori del trionfo con ben poca fatica, s’ è vero, come dice Appiano (i) che le imprese di questo console si ridussero ad essere entrato con un esercito nel paese dei Dalmati, popoli d’ Illiria , ai quali egli avea fatto dichiarar guerra senz’alcuna ragione legittima, e nell’aver passato l’inverno a Salona ov’era stato accolto quale amico. L’ epitome 62 di Tito Livio porta però ch’egli sommise la Dalmazia, e prese anche il soprannome di Dalmatico. Salona è una città oggidì diroccata. Se ne veggono gli avanzi a 4 miglia da Spalatro (1). Metello non avea potuto far marciare un esercito in Dalmazia se non guidato dalla rimembranza della strage de’Liguri Stonii che scontravansi nel suo passaggio, e di cui il proconsole'Quinto Marzio Rege trionfò sul finire di questo consolato il giorno terzo avanti le none di dicembre, cioè a dire il 3 di questo mese, come raccogliesi dai Fasti di Sigonio (3), in cui i vinti sono accennati sotto il generico nome di Galli, mentre l’inscrizione riportata da Pigliio sulla base dei marmi capitolini qualifica i Liguri-Stonii in tal guisa: Q. Marcius Q. F. Q. N. Rex Procos. an. DCXXXFI. De Liguribus Stocncis . m non. dccembr. (4). (1) De bellis lll\rici$ c. 11 t. 1 p. 845 nell’edlz.